La Procura ricostruisce virtualmente l’omicidio di Youns, ucciso con un colpo di pistola da Adriatici
È fissato a dopodomani, domenica 20 febbraio, il termine per la chiusura delle indagini preliminari per l'omicidio di Youns El Boussettaoui, l'uomo di 39 anni di origini marocchine ucciso con un colpo di pistola in piazza Meardi a Voghera, in provincia di Pavia, lo scorso 20 luglio. Per la sua morte, è accusato di eccesso colposo di legittima difesa l'allora assessore alla Sicurezza del comune Massimo Adriatici. La Procura, procedendo con nuovi accertamenti, ha però chiesto una proroga di tempo per completare le indagini. Sulla richiesta del sostituto procuratore Roberto Valli si dovrà pronunciare la giudice per le indagini preliminari Maria Cristina Lapi.
Inquirenti procedono con una ricostruzione virtuale dell'omicidio
Nella fattispecie, gli inquirenti stanno operando nuovi rilievi sul luogo del delitto, dei quali non è stata data notifica ai legali difensori di Adriatici perché non irripetibili, procedendo con una ricostruzione virtuale della scena del crimine. Il pubblico ministero, con l'ausilio dei suoi consulenti tecnici, hanno effettuato nuove misurazioni attraverso apparecchiature speciali per calcolare la distanza e la prospettiva della telecamera che ha ripreso l'omicidio di Youns e, dunque, lo sparo.
Nel frattempo, gli avvocati della vittima 39enne continuano a chiedere che l'accusa mossa nei confronti di Adriatici sia trasformata in omicidio volontario. Tale richiesta viene fortemente respinta dai legali dell'ex assessore alla Sicurezza di Voghera. Sinora, durante un incidente probatorio, sono state ascoltate tre persone ritenute informate sui fatti. Attesa la decisione del gip che dovrà valutare la richiesta del pm e accettarla o respingerla.