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La Procura indaga sui saluti romani al corteo per Ramelli: la Digos analizza i video per identificare i partecipanti

La Digos sta analizzando foto e video del corteo del 29 aprile 2025 di Milano per Sergio Ramelli per identificare le persone che hanno partecipato ai riti conclusivi con la chiamata del “presente” e con i saluti romani. La Procura, nel frattempo, ha aperto un fascicolo d’indagine, per ora senza ipotesi di reato né indagati.
A cura di Enrico Spaccini
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I saluti romani al corteo per Sergio Ramelli del 29 aprile 2025 (foto da Fanpage.it)
I saluti romani al corteo per Sergio Ramelli del 29 aprile 2025 (foto da Fanpage.it)

La Procura di Milano ha comunicato che aprirà un fascicolo d'indagine sul corteo che si è svolto ieri sera, martedì 29 aprile, per il 50esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli. In un primo momento sarà conoscitivo, quindi senza senza ipotesi di reato né indagati. Quando dalla Digos arriveranno la comunicazione della notizia di reato e le prime identificazioni, il procuratore Marcello Viola e l'aggiunto Eugenio Fusco valuteranno la contestazione di manifestazione fascista sulla base della legge Scelba. Al centro delle indagini c'è in particolare la parte finale della manifestazione che, come ogni anno, si è chiusa con il rito del "presente" e con saluti romani.

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I saluti romani al corteo per Sergio Ramelli

Oltre 2mila persone si sono riunite intorno alle 20 del 29 aprile nei pressi di piazzale Gorini a Milano per poi partire in corteo fino a via Paladini. Là è affissa la targa in ricordo di Ramelli, lo studente che faceva parte del Fronte della Gioventù (formazione politica giovanile del Movimento Sociale Italiano) e che era stato aggredito il 13 marzo 1975 da alcuni militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia. Il 18enne è morto il 29 aprile 1975, a causa dei traumi riportati nel pestaggio.

Ogni anno militanti di movimenti di estrema destra e neo fascisti si ritrovano per commemorare Ramelli e puntualmente si concludono davanti alla targa con uno di loro che grida tre volte "camerata Sergio Ramelli" e la folla che risponde "presente" alzando il braccio destro per il saluto romano.

Le indagini sui cortei e il "pericolo di ricostituzione del partito fascista"

Per la Procura di Milano, diretta da Marcello Viola, questi cortei hanno "l'intento non solo di commemorare la morte del giovane", ma anche di "rievocare un rituale tipico del partito fascista" e di "esternare" la "adesione a un determinato sistema di valori". Per questo motivo, il pm Enrico Pavone ha già depositato ricorso in Appello contro le 23 assoluzioni dello scorso novembre di esponenti di estrema destra che erano stati identificati nel corteo del 29 aprile 2019. Considerando anche la continua crescita del numero di partecipanti (nel 2014 erano 600, nel 2025 più di 2mila), per il magistrato sussisterebbe il "pericolo di ricostituzione del partito fascista".

Anche per il corteo del 2024 è stata aperta un'inchiesta, affidata al pm Alessandro Gobbis. Le indagini su quello del 2025 saranno affidate dal pool antiterrorismo. La Digos sta analizzando foto e video per identificare i partecipanti e intanto ha inviato un'informativa sui saluti romani che si sono verificati il 27 aprile al Campo X del cimitero Maggiore di Milano per la commemorazione dei caduti della Repubblica sociale italiana.

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