La Procura chiede il processo per le Park Towers, i comitati cittadini: “Il Comune si costituisca parte civile”

Si è tenuta ieri, giovedì 13 marzo, la seconda udienza preliminare del procedimento sulle Park Towers di via Crescenzago a Milano, il progetto urbanistico che vede indagate sei persone tra imprenditori, progettisti e dirigenti del Comune. Le accuse, avanzate dalla Procura, sono di lottizzazione abusiva, abuso edilizio e abuso d'ufficio. Davanti alla gip Alessandra Di Fazio, il costruttore Andrea Bezziccheri ha risposto alle domande sostenendo di aver "sempre rispettato le norme in trasparenza e in buona fede", mentre la pm Marina Petruzzella, in aula con il collega Mauro Clerici, ha ribadito la richiesta di processo per gli indagati.
L'avvocatura di Palazzo Marino anche ieri non ha richiesto di costituirsi parte civile all'eventuale processo, decisione che è stata contestata dai comitati cittadini di Municipio 3 e altri della città con una lettera invitata dall'avvocata Veronica Dini: "L'Amministrazione pubblica non è intervenuta a propria tutela pur avendo potenzialmente subito un ingente danno erariale oltre che all’immagine".
Il progetto delle Park Towers e il danno da oltre 300mila euro
Il progetto edilizio presentato dalla società Bluestone per la realizzazione delle Park Towers prevedeva la demolizione di due capannoni di 1 e 2 piano e la costruzione di torre residenziali da 27 piani (80 metri) e 16 piani (60 metri) oltre a un terzo stabile di 3 piani (10 metri). In tutto, quindi 113 appartamenti con l'insediamento previsto di circa 300 nuovi abitanti. Secondo l'accusa, sebbene il progetto prevedesse un indice superiore a 3 mc/mq e altezze maggiori di 25 metri, non esiste alcun piano attuativo che assicuri il raccordo con l'edificato preesistente e il necessario riadeguamento dei servizi e della viabilità nell'intera zona.
Per questo motivo, la Procura di Milano ha chiesto il processo per sei persone accusate, a vario titolo, di lottizzazione abusiva, abuso edilizio e abuso d'ufficio. Secondo una valutazione formulata dalla Corte dei Conti, le pratiche scorrette che sarebbero state poste in essere per le Park Towers avrebbero provocato un danno erariale di almeno 310mila euro, per via dello sconto del 60 per cento concesso sugli oneri di urbanizzazione e del 50 per cento sul contributo di costruzione a chi ha realizzato il progetto.
Le richieste dei comitati cittadini
I comitati cittadini del Municipio 3, dove sorgono le torri, e altri della città attraverso l'avvocata Dini hanno scritto una lettera all'avvocatura di Palazzo Marino. La richiesta è che il Comune "si costituisca parte civile ed eserciti le proprie prerogative a beneficio di tutti i cittadini insediati nel quartiere attinto dal progetto" e che presti il consenso "all’avvio di programmi di giustizia riparativa" e "affinché le Associazioni e i Comitati provvedano a esercitare, nel processo penale, i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato".
Sia nella prima udienza preliminare del 4 dicembre che nella seconda del 13 marzo, infatti, il Comune non si è costituito parte civile. Per i comitati, questo comportamento sarebbe "doppiamente lesivo: non solo l’Amministrazione pubblica non è intervenuta a propria tutela, ma ha tollerato il verificarsi di significativi pregiudizi anche a carico dei cittadini". Come si legge nella lettera, quando i nuovi 300 abitanti entreranno di fatto nelle Park Towers, questi necessiteranno di servizi "non previsti dalla proprietà e non richiesti dall’Amministrazione comunale in misura congrua", finendo così per "ridurre l’offerta e la disponibilità di beni, spazi e servizi pubblici" ai residenti.
A firmare la lettera sono i comitati del Municipio 3: Salviamo Parco Bassini, Lambrate-Rubattino Riparte e Che ne sarà di Città Studi. Con loro anche altri comitati e associazioni milanesi: Baiamonti Verde Comune, Facciamo l’appello Stop consumo di suolo, Comitato popolare per la Difesa del Bosco di via Falck, BoschiAmo Milano Municipio 5, Gruppo Quartiere Suffragio Municipio 4, Comitato Milanese Acquapubblica, Via Padova Viva, Milano in Comune, Associazione Schierarsi Milano. La prossima udienza è stata fissata per il 13 maggio.