La Procura apre un’indagine sulla morte del detenuto 21enne Oumar Dia: sequestrata la cartella clinica
La Procura di Milano ha aperto, come da prassi, un fascicolo per la morte di Oumar Dia. Il 21enne detenuto al carcere di Opera che il 20 ottobre è stato trasferito all'ospedale di Rozzano dove, dopo una settimana, è deceduto. La famiglia ha chiesto chiarimenti su quanto possa essere accaduto al figlio. Sul suo decesso, infatti, aleggiano diverse perplessità.
L'arresto e il trasferito al carcere di Opera
Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento da Fanpage.it, Dia è nato e cresciuto a Fiorano al Serio (Bergamo). Nel 2020 è stato arrestato per il furto di un cellulare. Il ragazzo è stato portato, per la prima volta, in un istituto penitenziario. Subito dopo è stato trasferito agli arresti domiciliari e poi in una comunità dove ha iniziato un percorso lavorativo. A luglio è stato arrestato nuovamente e portato nel carcere di Bergamo.
A ottobre è stato chiesto il suo trasferimento all'istituto penitenziario di Opera. Non è chiaro da cosa sia scaturita questa decisione.
Il ricovero all'ospedale di Rozzano e la morte
A un certo punto è stato portato all'Humanitas dove è arrivato in gravissime condizioni. Il ragazzo è stato ricoverato in terapia intensiva dove per sei giorni è rimasto attaccato alle macchine. La madre e il padre del 21enne sono stati vicini al giovane, giorno e notte, senza poter far nulla. Il 26 ottobre Oumar Dia è morto.
Le ipotesi al vaglio sono diverse, tra queste c'è anche quella di un possibile gesto estremo. Proprio per chiarire la causa del decesso è stato aperto, come da prassi, un fascicolo in Procura. Per il momento non c'è alcun iscritto al registro degli indagati. È stata inoltre sequestrata la cartella clinica.