La polizia sgombera gli studenti che protestano contro il caro affitti a Milano

A Milano la polizia ha sgomberato l’ex cinema Splendor che era stato occupato da alcuni studenti in protesta contro il caro affitti.
A cura di Ilaria Quattrone
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Fonte: Milano InMovimento
Fonte: Milano InMovimento

Nella mattinata di oggi, martedì 19 settembre, alcuni agenti della polizia di Milano si sono presentati all'ex cinema Splendor per effettuare lo sgombero della struttura che è stata occupata dal movimento Tende in Piazza, nella giornata di sabato 16 settembre, per protestare contro il caro affitti. Al momento, sulla base di quanto si legge sulla pagina Facebook di Milano InMovimento, sono state identificate 12 persone.

"Non è questa la risposta adeguata alle richieste degli studenti. Esprimiamo ferma condanna e chiediamo risposte strutturali che possano risolvere i problemi e non li aumentino come questo sgombero che rompe il dialogo con la comunità degli studenti", ha detto il consigliere regionale Alleanza Verdi Sinistra e Reti Civiche in Lombardia Onorio Rosati.

Gli attivisti avevano occupato il tetto dell'ex cinema

"Siamo le tende e ci prendiamo un tetto": con queste parole gli studenti universitari avevano occupato il tetto dell'edificio abbandonato che, in una nota stampa, avevano spiegato le motivazioni della loro protesta. Per gli attivisti, infatti, il caro affitti non è un tema che riguarda solo la città di Milano: "In questi mesi il Governo non ha mostrato alcun interesse concreto per i nostri bisogni".

I motivi della protesta

Per gli studenti, infatti, la società sta dando spazio a un modello di città che alimenta il divario sociale tra ricchi e poveri: "Il tipo di città che stanno andando a costruire è escludente ed esclusiva". Nei giorni scorsi è stata organizzata un'assemblea in cui sono stati discussi tre temi: università, comunità alternative e processi di centrificazione e turistificazione. L'obiettivo è quello di creare un modello alternativo a quello che costringe diversi cittadini ad abbandonare le proprie città.

"Esistono: spazi vuoti che potrebbero essere utilizzati come centri aggregativi sociali, luoghi culturali per bambini, giovani e adulti, come residenze pubbliche e molto altro. Noi abbiamo il coraggio di immaginare delle Città diverse dal modello attuale e vogliamo mostrarvi che si può realizzare". E proprio tra questi spazi vuoti c'è lo Splendor, un luogo che gli studenti vogliono ripensare.

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