La pm Stagnaro vuole lasciare il processo ad Alessia Pifferi: scontro in Procura sulle psicologhe indagate
Rosaria Stagnaro, una delle due pm del processo ad Alessia Pifferi, accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi Diana nel luglio del 2022, ha restituito al procuratore capo Marcello Viola la delega a rappresentare l’accusa per mancanza di accordo con il collega Francesco De Tommasi.
Stando a quanto emerso finora, la pm non sarebbe stata informata da De Tommasi dell‘inchiesta parallela che vede indagate per falso ideologico e favoreggiamento le psicologhe di San Vittore e la legale che assiste Pifferi, intercettate per due mesi senza che Stagnaro ne fosse a conoscenza. Il verdetto da parte del procuratore capo Viola dovrebbe arrivare entro domani 31 gennaio.
"Non ci sto a essere preso in giro", aveva detto proprio il pm De Tommasi contro la perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise su Alessia Pifferi, accusando le psicologhe del carcere di un "incontestabile effetto di manipolazione che oggi rende difficile se non impossibile l'accertamento sulle capacità cognitive di Alessia Pifferi".
E ancora, contro i precedenti accertamenti condotti dagli esperti di San Vittore, che avevano diagnosticato ad Alessia Pifferi "un grave ritardo mentale" e un "quoziente intellettivo pari a quello di una bambina di 7 anni", aveva rivolto parole durissime:"Un quoziente intellettivo di 40 vuol dire che allora nella scorsa udienza lei non avrebbe dovuto essere in grado di dire nulla, né di formulare accuse contro il personale di polizia, di relazionarsi con nessuno" , il commento del titolare dell'inchiesta insieme alla (ex?) collega Rosaria Stagnaro. "Invece ha dato risposte chiare, ha reso dichiarazioni sconcertanti".