La pianura avvolta nella nebbia dal 18 dicembre: non succedeva dal 1962
Non c'è scampo. Ormai sono quasi tre lunghissime settimane, dal 18 dicembre 2022: giorni e giorni senza fine in cui la Bassa Bergamasca, che comprende la provincia a Sud della città orobica, non vede il sole e il cielo. A soffocarla un'intensa e densa nebbia che non ne vuole sapere di diradarsi, e far passare almeno un raggio di luce. Un fenomeno più unico che raro, in una terra che di nebbia certo se ne intende: un muro di buio e grigio così non si vedeva infatti dalla fine del 1962, ormai 60 anni fa.
La città di Treviglio, in particolare, dorme al buio dai giorni pre-natalizi. E così anche le limitrofe province di Lodi e Cremona, avvolte dalla foschia soprattutto nelle campagne ricche di corsi d'acqua e di campi coltivati.
Il clima anomalo di inizio gennaio 2023
Fenomeno anomalo quello della nebbia perenne, che ritorna nella Bassa dopo ben sei decenni. Lo stesso si può dire in generale del clima che accompagna questo inizio 2023 in Lombardia, caratterizzato da temperature miti che, pur non toccando gli oltre 20 gradi del Sud Italia, si aggirano comunque intorno ai 10 gradi. Una media decisamente alta per il periodo, solitamente tra i più rigidi dell'anno. Che il 2023 possa superare il record del 2022, ufficialmente l'anno più caldo di sempre? Intanto, c'è chi dichiara già che l'ondata di calore estremo di questo gennaio è tra gli eventi climatici più estremi della storia europea.
Una staticità atmosferica, data da un anticiclone che insiste sull'Europa, che favorisce il permanere di nubi basse, foschie dense e anche banchi di nebbia che non permettono al sole di filtrare. Rendendo l'atmosfera di alcuni angoli di Lombardia plumbea e monotona. Passerà? Forse nel fine settimana, con un probabile rimescolamento dell'aria in arrivo.