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La pasticceria abolisce i pagamenti in contanti, ma i clienti si ribellano: nascono i no-Pos

Addio ai contanti, largo a carte e app digitali. È la decisione di Baunilla, una catena di pasticcerie milanesi, che ha sollevato le ire di coloro che ad abbandonare le monete non ci pensano proprio.
A cura di Fabio Pellaco
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La pasticceria Baunilla di Milano
La pasticceria Baunilla di Milano

Niente più cassa colma di monete, né "ramini", né tantomeno conti da fare a mente. Nei negozi della pasticceria Baunilla, in pieno centro a Milano, da settembre si paga solo con il Pos. La macchinetta digitale ha rimpiazzato definitivamente i contanti, con buona pace di chi non è ancora pronto a dire addio al portamonete per pagare il caffè.

Stop ai contanti: si paga solo in digitale

Baunilla è una catena di pasticcerie che gestisce in tutto quattro locali nel centro di Milano e ha applicato la stessa politica in tutti i suoi negozi. "Siamo nel 2022: è ora di guardare al futuro – ha spiegato a Repubblica il fondatore e amministratore delegato di Baunilla, Vittorio Borgia.

Le ragioni di questa scelta, secondo Borgia, sono principalmente due. La prima è una questione di sicurezza: "Con il Pos siamo tutelati dai furti in tutti i nostri locali. Con carte di credito e bancomat, nessuno può rubare il nostro incasso".

La seconda è una risposta alle polemiche sulla ritrosia dei commercianti ad accettare i pagamenti digitali: "Siamo sempre stati additati come una categoria di evasori, contrari al Pos per non pagare le tasse: vogliamo dimostrare che non è così, dando l'esempio".

"Dopo i No-Pass, sono arrivati i No-Pos"

Quindi stop a monete e banconote e largo a carte di credito, bancomat e a Satispay, l'app italiana per scambiare denaro. Ma se molti clienti hanno accettato di buon grado la comodità del pagamento digitale, non mancano coloro che si sono risentiti della scelta della pasticceria.

"Dopo i No-Pass, sono arrivati i No-Pos", ironizza Borgia. E sembrerebbe proprio così a giudicare dai commenti ricevuti sui social dopo l'annuncio della messa al bando dei contanti.

"Non accetto imposizioni come decido di pagare è una mia scelta". E ancora: "Tuo nonno usa la carta? È discriminatorio, ognuno paga come vuole". Questi sono solo alcune delle opinioni lasciate dagli utenti su Facebook.

C'è chi si appella all'articolo 693 del Codice Penale, che punisce chi rifiuta le monete, e chi ricorda una raccomandazione della Commissione Europea dove viene stabilito che gli esercenti non possono rifiutare i contanti se non hanno convenuto con il cliente l'utilizzo di un metodo di pagamento diverso.

Insomma, la battaglia tra no-Pos e pagamenti elettronici è appena iniziata.

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