video suggerito
video suggerito

La nonnina che truffa i commercianti: “Dopo avermi stretto la mano mi sentivo ipnotizzata”

Alcune vittime della nonnina truffatrice hanno raccontato come sono state aggirate. Il piano di azione è sempre lo stesso. Prima finge di conoscerle bene, poi riesce a farsi consegnare il denaro.
A cura di Enrico Spaccini
48 CONDIVISIONI
La "vecchina di quartiere" all'opera in "Vintage parrucchiere" (foto da servizio La vita in diretta)
La "vecchina di quartiere" all'opera in "Vintage parrucchiere" (foto da servizio La vita in diretta)

Annalisa e Carmine, Cosima, Antonello. Sono solo alcune delle vittime della "vecchina di quartiere". Ai microfoni de "La vita in diretta", hanno raccontato come questa anziana donna sia riuscita a truffarli. Un piano di azione che ripete in modo quasi identico ogni volta, riuscendo a portare via 100 o 200 euro a locale. I passaggi sono così semplici che aleggia sul suo metodo l'ombra dell'ipnosi. "Mi ha stretto la mano", ripetono i truffati: "Ero quasi addormentata" afferma Annalisa, "mi sono sentita strana" racconta Cosima.

I tanti complimenti e poi la stretta di mano: "Fai quello che dice lei"

La truffatrice ha all'incirca 70 anni. Chi ha avuto la sfortuna di incrociare la sua strada, la descrive come una vecchina qualsiasi: accento milanese, modi garbati, ben vestita, occhi celesti. A volte porta degli occhiali. Di solito ha i capelli bianchi, ma alcuni l'hanno vista tinta di rosso. "Voleva fare una festa per la figlia", prova a spiegare Carmine. Con sua moglie Annalisa gestisce il bar "Sciuscià" lungo una traversa di corso Buenos Aires di Milano. "Faceva tante domande, complimenti, sapeva tante cose di noi. Io non l'avevo mai vista". Si presenta come la moglie di un certo ingegner Bellotti: "Ha lo studio qua dietro, parcheggia il suo suv nero sempre qui davanti", dice alle sue vittime. A quel punto va dietro al bancone del bar e stringe la mano ad Annalisa. "Dopo quella stretta di mano era come se fossi ipnotizzata. Aveva qualcosa nelle mani, forse mi sono toccata. Poi fai quello che dice lei".

"Ma cos'è, ti pesano i soldi?"

La vecchina dice di non avere contanti con sé, ma che sarebbe stato il marito con una banconota da 500 euro a saldare il conto. Chiede ad Annalisa di accompagnarla fino a casa, ma intanto si fa dare il resto. "Cercavo di passare i soldi a mia moglie, quando lei li afferra al volo. ‘Ma cos'è, ti pesano i soldi?', mi ha detto in perfetto accento milanese". Annalisa prende i vassoi e la accompagna a casa. Dice di abitare lì vicino, dove il marito avrebbe saldato poi il conto. "Mi dice: lì c'è mio marito, suoni ‘Ingegner Bellotti' a quel cancello". Annalisa continua a camminare con i pacchi in mano cercando di capire dove suonare. Non trovando il cancello che le aveva indicato, si volta e "la signora non c'era più". Poi ha realizzato di essere stata truffata. "Avevo le lacrime agli occhi, non tanto per i soldi persi ma perché mi ha presa in giro così. Una nonnina. Tu ti fidi delle nonnine".

Stesso copione alla parrucchiera di via Parmigianino

Cosima ha vissuto un'esperienza molto simile a quella di Annalisa e Carmine. Lei lavora alla "Vintage parrucchiere" di via Parmigianino. "Si è presentata chiedendo del mio titolare, Salvatore. E conosceva il mio nome. Mi chiede di pagare con una carta specifica, che noi non abbiamo", racconta. Le stringe la mano e Cosima si sente subito strana. Poi ripropone il copione del marito che avrebbe saldato il conto. "Dai il resto a me, così vado a comprare i fiori. Intanto tu stai andando da mio marito. Io le ho dato i soldi in mano". Ancora la messinscena del citofono là vicino, poi sparisce. "Pensavo che sarebbe tornata. Dopo mezz'ora mi sono resa conto di essere stata truffata".

L'anziana truffatrice che telefona al marito (foto da servizio La vita in diretta)
L'anziana truffatrice che telefona al marito (foto da servizio La vita in diretta)

"Non chiamarlo, se lo disturbi in vacanza rischi il licenziamento"

Il 19 aprile, invece, è toccato alla panetteria "Bollani Milano" in via Ripamonti. In servizio c'è una dipendente di Antonello, il titolare, il quale racconta come la vecchina sia riuscita a farsi consegnare il denaro. "Ha specificato che il marito era un mio carissimo amico. Ha chiesto subito il resto, così nel frattempo sarebbe andata a comprare i fiori", spiega Antonello il quale precisa che la sua dipendente all'inizio non voleva assecondare la strana cliente. Anzi, voleva prima telefonare a lui. "Ma lei le ha detto: ‘Non chiamare Antonello, se lo disturbi in vacanza rischi il licenziamento'". Come si è conclusa poi la vicenda è facile da immaginare.

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views