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La musica di Napoli in trasferta a Milano: gli artisti partenopei protagonisti di We come from Naples

Un appuntamento a Milano per raccontare la nuova musica napoletana, l’appuntamento è We come from Naples.
A cura di Redazione Milano
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Napoleone e Meg
Napoleone e Meg

In questi ultimi anni la musica napoletana, soprattutto quella rap e di contaminazione sta conquistando il paese e non solo: urban, rap, disco, pop, tutti generi che stanno dando vita a una nuova ondata di neapolitan sound che si fa sempre più globale, pur senza cedere di un solo passo sulla questione identitaria e linguistica. Da qui nasce l'iniziativa "We come from Napoli", un appuntamento dedicato proprio alla nuova scena napoletana che sta crescendo nutrendosi anche della visibilità che la scena ha avuto in questi anni, Per l'occasione la scena si sposta a Milano, e venerdì 5 maggio si farà sentire negli spazi di BASE, in via Bergognone, 34, grazie all'evento nato dalla collaborazione di Billboard col Comune di Napoli.

Un ponte tra due città che in questo periodo si sta sempre più rafforzando, come dimostrano eventi come quello di Redbull a Scampia e il Marrageddon – il festival organizzato da Marracash -, che si terrà proprio nei due capoluoghi. CIttà diverse tra loro che rappresentano due luoghi fondamentali per la musica e l'industria nazionale. Per l'occasione, si prevede un evento che vedrà ai panel istituzionali con i professionisti della filiera sommarsi anche showcase e un dj set tematico con alcuni dei giovani artisti e artiste partenopei com Lil Jolie, Vettosi, La Nina, Napoleone, il progetto Totò Poetry Culture e una madrina d'eccezione come Meg, da anni una delle voci italiane più importanti e capace di sperimentazioni.

Tra i panel c'è il talk che dà il titolo all'evento in cui si racconterà "come la città di Napoli stia diventando sempre più centrale nel panorama musicale italiano e internazionale e come possa essere importante creare un ponte con Milano", seguito da quello intitolato "From Italia to italians" che indagherà il che modo il pop vada oltre l'idea di un mercato anglofono con Latin e K-Pop in prima linea, con l'Italia che si difende con Maneskin e Meduza. Tra gli interventi di questi panel ci sono Ferdinando Tozzi, delegato per l'industria musicale e l'audiovisivo del Comune di Napoli, Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, Cristiano Magaletti, manager dei più importanti artisti napoletani urban del momento da Luché a Geolier e Nur Al Habash (Italia Music Lab)

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