La morte del giornalista Pierangelo Repanati resta un mistero: tutti i dubbi degli investigatori
Resta ancora un mistero la morte di Pierangelo Repanati, l'ex sindaco e giornalista di Corte Palasio (nel Lodigiano) trovato cadavere davanti alla sua casa con due profonde ferite da taglio alla gola. L'autopsia ha stabilito che nel suo corpo non ci fossero tracce di alcol o di stupefacenti. Confermata, invece, la causa della morte, riconducibile ai due fendenti che gli hanno colpito il collo. Secondo la Procura, che inizialmente indagava per omicidio, Repanati sarebbe rimasto vittima di un incidente domestico sfondando la porta finestra della sua villa e ferendosi a morte.
Come è morto Pierangelo Repanati
Per il momento gli investigatori restano nel campo delle ipotesi. Quella dell'incidente resta la più accreditata ma gli inquirenti non vogliono lasciarsi sfuggire nemmeno un dettaglio, motivo per cui nell'abitazione dell'uomo sono stati effettuati diversi rilievi. Secondo quanto comunicato dalle forze dell'ordine, Repanati sarebbe uscito di casa per innaffiare le piante inciampando. La perdita di equilibrio l'avrebbe quindi portato a impattare violentemente contro la porta finestra. La rottura dei vetri, poi, avrebbe provocato le profonde ferite alla gola.
I primi a intervenire per tentare di soccorrerlo sono stati i vicini che hanno udito le sue urla di dolore e di richiesta di aiuto provenire dal suo giardino. L'ex sindaco di Corte Palasio è stato trovato agonizzante a terra. A nulla è servito l'intervento del 118: il personale sanitario una volta arrivato sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Repanati.
Tutti i dubbi degli investigatori
Per avere una visione chiara di quanto accaduto, gli investigatori stanno indagando sulle ultime ore del giornalista che viveva da solo a Corte Palasio. C'era qualcuno con lui prima dell'incidente? E perché Repanati non ha cercato di attutire l'impatto con il suolo mentre stava cadendo con l'ausilio delle mani? La convinzione che il giornalista sia caduto col volto in avanti proviene dagli esiti dell'autopsia che hanno rilevato ferite sulla fronte e sulla nuca. Le indagini proseguono. Nel frattempo, i suoi funerali sono stati organizzati per domani, sabato 9 luglio, alle 10 nella chiesa di Corte Palasio.