La morte del figlio e l’avvistamento vicino il cimitero: cosa si sa sulla scomparsa di Paola Tonoli
Sono state interrotte le ricerche sui fondali del Lago di Garda, mentre continuano quelle a terra. La speranza è quella di trovare il prima possibile Paola Tonoli, la donna di 43 anni scomparsa mercoledì sera da via San Fermo a San Felice del Benaco in provincia di Brescia. L'ultimo avvistamento all'alba di giovedì: le notizie diffuse sui social spiegano che una ragazza ha visto Paola la notte tra mercoledì e giovedì verso le 4.30 all'incrocio tra viale Italia e via delle Gere, ovvero quella che scende al cimitero. Solo pochi minuti dopo, attorno alle 5.45 di giovedì, è stata riconosciuta mentre passeggiava tra via Boschette e via degli Alpini a Portese, frazione di San Felice del Benaco. Poi di lei si sono perse completamente le sue tracce.
Paola è uscita di casa senza portare con sé il cellulare
Paola è uscita di casa verso le 23.30 senza portare con sé né la giacca né il telefono cellulare. I famigliari pochi minuti dopo hanno denunciato la scomparsa e i social si sono riempiti di appelli e di sue foto. Paola ha i capelli corti ricci con un ciuffo. Al momento della scomparsa indossava una felpa nera, pantaloni verdoni e delle scarpe da ginnastica nera. Pantaloni e scarpe sono state trovate qualche ora dopo l'ultimo avvistamento sulla riva del Golfo di Manerba: per questo le squadre di ricerca hanno iniziato a perlustrare il fondale del lago con i sonar nella zona del ritrovamento dei suoi oggetti personali. L'esito però è risultato negativo, così ora le ricerche stanno continuato solo via terra. Per chiunque fosse in possesso di qualsiasi informazioni, famigliari e forze dell'ordine, invitano a chiamare il numero 3491795427 o a contattare i carabinieri.
La Procura di Brescia da mesi indaga sulla morte del figlio
Stando a quanto riportando i media locali, Paola stava affrontando un periodo difficile della sua vita. La scorsa estate era stato trovato morto il figlio Samuele Freddi: sulla sua morte sta indagando ancora la Procura di Brescia. Pare che poco prima della tragedia Samuele fosse rimasto coinvolto in una brutta caduta a seguito di una baruffa "scherzosa" con alcuni amici. Il ragazzo subito dopo la caduta si era recato all'ospedale di Gavardo ma da qui era stato dimesso poco dopo. Nella notte, poche ore più tardi, la tragedia: gli inquirenti stanno ancora indagando cosa abbia portato a questa morte improvvisa. Si indaga per omicidio preterintenzionale.
Il sindaco di San Felice del Benaco: Al vaglio tutte le ipotesi
Intanto a lanciare su Facebook un appello è anche il sindaco di San Felice del Benaco Simone Zuin che ieri primo novembre ha aggiornato così i cittadini sulle ricerche: "Dallo scorso giovedì 28 ottobre proseguono le attività di ricerca per acqua e per terra come le attività di indagine volte a raccogliere qualsiasi elemento utile al ritrovamento, con il coordinamento della Prefettura di Brescia ed il prezioso contributo dell’Arma dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera, del Comando di Polizia Locale del Comune e di tutti i Volontari di Protezione Civile occorsi per l’occasione". E ancora: "In questi giorni proseguiranno le attività, vagliando tutte le ipotesi sul campo, al fine di non lasciare nulla di intentato. Mi sia permesso di esprimere un doveroso ringraziamento, in primis a tutti coloro che attivamente stanno effettuando le ricerche, ma anche a tutta la cittadinanza che con il proprio supporto e con la compostezza che contraddistingue la Comunità di San Felice del Benaco sta contribuendo ad affrontare questo difficile momento". Chi sta coordinando le ricerche è la Prefettura di Brescia.