La morte del 14enne sul campo da calcio poteva essere evitata: l’ipotesi dei Carabinieri
Si sta cercando di capire meglio quanto è accaduto a Filippo Gilberti, il 14enne colpito da un malore mentre si stava allenando a calcio a Verolavecchia in provincia di Brescia. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Gli inquirenti dovranno capire se il dramma poteva essere evitato. Una volta sul posto i soccorsi non hanno potuto far altro che trasportare in elisoccorso il giovanissimo in ospedale, dopo purtroppo è morto qualche giorno dopo.
Il malore durante un allenamento di calcio
Dalle prime informazioni, il ragazzino ha avuto un malore e si è accasciato a terra mentre stava svolgendo un allenamento con i suoi compagni di calcio dopo un periodo lungo di inattività. Improvvisamente il ragazzino ha avuto un malore e la situazione è precipitata rapidamente. Ha avuto prima un forte attacco d'ansia per poi andare in arresto cardiocircolatorio: il ragazzo è stato caricato su un elicottero del 118 e portato all'ospedale Civili di Brescia. Tutto è avvenuto sono gli occhi dei genitori che stava assistendo all'allenamento dagli spalti. Sul posto si sono precipitati anche i vigili del fuoco, i carabinieri e la sindaca di Verolavecchia.
I genitori hanno donato gli organi
Una volta in ospedale i soccorritori e i medici erano riusciti a stabilizzarlo. Pochi giorni dopo però il decesso che è stato inevitabile. I genitori hanno deciso per la donazione degli organi che permetteranno di salvare altre vite. Non è stata disposta nessuna autopsia sul corpo del piccolo perché è stata accertata la morte naturale. Non resta ora capire per gli inquirenti se la sua morte poteva essere evitata e se erano stati fatti accertamenti medici sulle sue condizioni di salute.