La moglie scopre il tradimento “virtuale” del marito, lui cerca di strangolarla: a processo
Tradiva la moglie virtualmente, anche se la relazione tra lui e la sua amante era destinata probabilmente a diventare presto anche reale. E quando la moglie ha scoperto la tresca "online", tra lei e il marito è sorto un diverbio che ha rischiato di finire in tragedia. L'uomo, una guardia giurata 40enne padre di tre figli, ha infatti messo le mani al collo della moglie proprio davanti a uno dei figli della coppia, cercando di strangolarla. Per fortuna la moglie è però riuscita a liberarsi dalla morsa e ha chiamato i carabinieri che all'epoca dei fatti, oltre due anni fa, sono riusciti a intervenire in tempo nell'abitazione della coppia a Travagliato (Brescia), evitando che la situazione potesse degenerare.
I segni evidenti sul collo della donna avevano portato all'arresto del marito, che è rimasto in carcere per un anno a Brescia e ha poi ottenuto i domiciliari a casa della madre, in Campania. Il prossimo 23 novembre però l'uomo dovrà tornare a Brescia, questa volta in tribunale: come riportato dal giornale locale "QuiBrescia.it" in quella data inizierà infatti il processo che lo vede imputato con l'accusa di tentato omicidio.
A scoprire la tresca online era stato il marito dell'altra donna
La vicenda sulla quale dovranno esprimersi i giudici è estremamente seria e nasce dalla più classica delle crisi di coppia, dovuta a un tradimento, seppur virtuale. Era stato il marito dell'amante della guardia giurata, una donna pugliese, ad accorgersi della tresca tra la consorte e il 40enne. Il marito tradito aveva quindi telefonato alla moglie della guardia giurata per metterla al corrente del tradimento. Anche se i due amanti non si erano mai incontrati di persona, a quanto pare la donna stava progettando di raggiungere il 40enne per andare a vivere insieme. Quando però l'uomo è stato scoperto, anziché ammettere le proprie responsabilità davanti alla moglie ha reagito aggredendola: una reazione della quale adesso risponderà in tribunale.