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La “Mantide della Brianza” verso il processo: con le vittime si fingeva malata terminale

Si sono chiuse le indagini sulla 47enne Tiziana Morandi, accusata di aver narcotizzato e rapinato una decina di uomini. Dalle indagini è emerso che la donna si fingeva malata terminale per attirare gli uomini.
A cura di Giorgia Venturini
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Narcotizzava e derubava le sue vittime, ma per adescarle si fingeva malata terminale. Tutto attestato da un falso certificato medico che faceva leggere alle sue vittime per "dimostrare" la sua condizione di salute incurabile. A chiusura delle indagini vengono svelati altri particolari sulla "Mantide della Brianza", così soprannominata Tiziana Morandi, la 47enne accusata di avere narcotizzato e poi rapinato una decina di uomini fra i 27 e gli 84 anni.

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Come agiva la Mantide della Brianza

Le bugie che la 47enne raccontava alle sue vittime, come riporta Il Giorno, cambiava in base alle persone che aveva di fronte e quindi all'età della propria vittima. Alle persone più anziane inventava raccolte fondi per curare bambini malati. Una volta adescati e ottenuto la loro fiducia preparava loro delle bevande nelle quali versava il benzodiazepina, un potente calmante ottenuto con ricette false. Quando le vittime non erano più in grado di agire le derubava di soldi e gioielli in oro.

Gli uomini più giovani li attirava sui social: da qui l'invito di una cena a casa sua o di un appuntamento fuori. C'è a chi raccontava di avere monete d'oro, necessarie per la collezione della vittima. E a chi raccontava di essere malata terminale. Poi il modus operandi era lo stesso: le narcotizzava e poi metteva a segno la rapina.

Il racconto a Fanpage di una delle vittime

A Fanpage.it una vittima di 51 anni aveva raccontato tutto: aveva accettato l'invito della donna conosciuta su Facebook di andare al cinema a vedere l'ultimo film di 007. Da tempo i due scambiavano messaggi e chiamate. L'uomo fa solo in tempo a vedere le prime scene del film poi non ricorderà più nulla prima di svegliarsi il giorno dopo in pronto soccorso. "In confronto alle altre vittime mi ha portato via solo quei pochi soldi che avevo in tasca".

E ancora: "Mi hanno detto che a chiamare i soccorsi è stato un tassista. Ma sinceramente non ricordo nulla. Quando però mi sono svegliato al pronto soccorso ho realizzato subito che ero in ospedale a causa dell'incontro che ho avuto con quella donna. Perché io non prendo nessun medicinale, quindi non poteva essere altrimenti". Ora la donna è accusata di rapina e lesioni.

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