La mamma entra nella casa dove viveva ed è stata uccisa Giulia Tramontano: “Il suo odore è ovunque”
È passato un anno dalla morte di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a Senago (Milano) dal compagno Alessandro Impagnatiello: la giovane era al settimo mese di gravidanza, e in estate avrebbe abbracciato per la prima volta il suo piccolo Thiago. E oggi, dopo dodici lunghissimi mesi, la mamma di Giulia ha finalmente potuto fare il suo ingresso nell'appartamento dove è avvenuto il delitto, il piccolo bilocale di via Novella che la giovane coppia condivideva.
"Cara Giulia, finalmente ho riportato tutto ciò che era tuo a casa", ha scritto la mamma Loredana Femiano prima di tornare a Sant'Antimo, la cittadina alle porte di Napoli in cui Giulia è nata e cresciuta prima di trasferirsi al Nord per lavoro e per amore. Qui la giovane voleva costruire la sua nuova vita. "Ho pianto, mi sono disperata, distrutta, devastata. Ho annusato ogni singola tua cosa. Da ieri sera sento il tuo odore ovunque, vedo finalmente le cose come se fossi tornata a casa".
La Corte d'Assise di Milano ha infatti recentemente autorizzato il dissequestro dell'abitazione di Senago. Nello stabile, a pochi giorni dall'omicidio della 29enne, gli investigatori avevano trovato decine di macchie di sangue sparse tra il pavimento del salotto di casa, le scale del condominio e i garage. Per i carabinieri, addirittura, il barman 31enne avrebbe preparato la scena del delitto arrotolando il tappeto di casa prima dell'arrivo della fidanzata, coprendo il divano con un telo per non sporcarlo e pulendo in seguito la scena del delitto con attenzione "maniacale".
"Ho un dolore immenso. Mi lacera, mi toglie il fiato. Mi squarcia il cuore, quello che resta", sono state sempre le parole della mamma di Giulia Tramontano, che proprio nei giorni scorsi ha scritto una lettera indirizzata alla figlia scomparsa. "Sì, perché ho le tue cose ora qui, sento il tuo odore in tutta la casa, ma tu? Giulia mia, vita mia, senza di te non sono più niente".