La mamma di Yana Malayko non si arrende: “Se qualcuno ha sentito pianti o urla avvisi la polizia”
Un video registrato dallo smarphone con la voce spezzata e sul volto i segni di quasi una settimana trascorsa nella più profonda disperazione. Tatiana Serbenchuk, mamma di Yana Malayko, la ragazza di 23 anni di cui si cerca il corpo in un minuto e 16 secondi si rivolge agli italiani per chiedere aiuto.
"Se qualcuno ha sentito pianti o urla di aiuto, – dice la donna, che già nei giorni scorsi aveva inviato una lettera alla stampa – se ha visto qualcosa di strano, lo riferisca subito alla polizia. Se qualcuno vede una ragazza che sembra lei camminare per strada, allerti le forze dell'ordine immediatamente, potrebbe essere mia figlia che ha bisogno di aiuto".
La speranza per Tatiana è l'unico appiglio, anche quando si rivolge a Dumitru Stratan, 34enne di origini moldave, ex compagno di Yana, accusato di averla uccisa facendone sparire il corpo: "Lei potrebbe essere viva, tu sai dov'è, ridacci la nostra bambina".
Stratan, che era stato immortalato da alcune telecamere di sorveglianza mentre si allontanava di notte con un grande sacco scuro forse con all'interno il corpo della ragazza, ora si trova in carcere a Mantova e non parla. Sulla sua auto, una Mercedes, sono state trovate tracce di sangue e una piccola vanga.
L'uomo non accettava la fine della relazione con la giovane, che, come rivelato a Fanpage.it dal padre della ragazza: "Non lo riteneva serio, pensava solo all'alcol e agli amici, non a farsi una famiglia".
Dumitru avrebbe anche confessato alla sorella Cristina, proprietaria del bar dove lavorava Yana: "L'ho ammazzata, come lei ha ammazzato me". Intanto il corpo della 23enne non è stato ancora trovato.