La mamma di Laura Ziliani: “Ho sempre sospettato delle mie nipoti e vi spiego perché”
Si sono aperte per la prima volta le porte in Tribunale a Brescia per la prima udienza dibattimentale del processo sulla morte di Laura Ziliani, l'ex vigilessa di Temù morta l'8 maggio del 2021. In carcere con l'accusa di omicidio ci sono le due figlie Paola e Silvia Zani e il fidanzato della maggiore Mirto Milani: poche ore dopo la chiusura delle indagini i tre hanno confessato l'omicidio.
Il racconto della madre di Laura Ziliani in tribunale
Oggi giovedì 27 ottobre in aula sono stati sentiti i testimoni della pubblica accusa, tra questi anche la madre di Laura Ziliani che ha raccontato cosa sia successo il giorno dopo l'omicidio. "Era sabato, a un quarto alle 11 mi suona il telefono: nonna, la mamma non c’è più, era Silvia a chiamare", come riporta Il Giorno.
La donna, Marisa Cinelli, poi spiega che "mia nipote non mi chiamava mai. Quel giorno infatti era strano. Poi mi hanno portata a Temù e le mie nipoti erano là, mi hanno detto che la mamma era andata via spontaneamente, a me sembrava davvero impossibile".
I sospetti della nonna delle imputate
Davanti al giudice la donna ha spiegato anche che le nipoti "piangevano ma mi davano l’impressione di scarsa preoccupazione, ma certo nessuno pensava una cosa del genere".
Marisa Cinelli infine ha precisato che quel giorno non ha subito pensato che le sue nipoti potessero c'entrale con l'omicidio, ma si era fin da subito insospettita. "C'erano troppe cose anomale, mi dicevo qui qualcosa è successo ma non riuscivo a capire. In quei giorni con Mirto sembrava avessero fatto una famiglia a parte".
Laura Ziliani alla madre infatti raccontava di alcune discussioni in famiglia legate soprattutto a questioni di ristrutturazioni della casa e quindi di denaro. "Però mi sembravano tensioni normali che possono capitare".
Infine: "Laura mi aveva confessato dei sospetti sul triangolo amoroso tra le due figli e Mirto Milani. Me li aveva confidati, ma non eravamo sicuri. Laura però era preoccupata".