video suggerito
video suggerito
Omicidio Carol Maltesi

La mamma di Carol Maltesi, fatta a pezzi da Davide Fontana: “Il processo è stato fatto a mia figlia”

“Il processo è stato fatto a mia figlia Carol, non a chi l’ha uccisa”: a dirlo è la mamma di Carol Maltesi, uccisa dal vicino ed ex fidanzato Davide Fontana, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza che ha condannato l’uomo a 30 anni di carcere.
A cura di Ilaria Quattrone
1.171 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Il processo è stato fatto a mia figlia Carol, non a chi l'ha uccisa": a dirlo è la madre di Carol Maltesi, la donna di 26 anni che è stata uccisa e fatta in quindici pezzi dal vicino di casa ed ex fidanzato Davide Fontana. Il quarantenne è stato condannato a trent'anni di carcere e non all'ergastolo.

Le motivazioni della sentenza

La Corte d'Assise nelle motivazioni della sentenza avrebbe scritto che Fontana, nel commettere l'omicidio, si sarebbe reso conto "che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali". Questo avrebbe, secondo i giudici, "scatenato l'azione omicida".

Le parole della madre

La madre della ragazza ha riferito al giornale locale Bresciaoggi di essere distrutta per questa decisione: "Non ci sono parole, è una sentenza vergognosa, davvero scandalosa". La donna ha ricordato come Carol fosse "ragazza normale, una mamma bravissima con suo figlio ed era molto presente anche con me". Giuseppina ha infatti raccontato di soffrire di una grave malattia: "Lei si prendeva sempre cura di me, mi portava in ospedale per le terapie".

Dopo l'assassinio della figlia, le sue condizioni si sono molto aggravate: "Si è parlato tanto di Carol, ma qui il mostro è chi l'ha uccisa". L'avvocata dell'ex compagno e del figlio della 26enne ha affermato che "se Carol avesse continuato a svolgere l'attività di commessa, come svolgeva prima della pandemia, a mio avviso, a parità di circostanze, al Fontana sarebbe stato comminato l'ergastolo".

Le parole del giudice che ha emesso la sentenza

La 26enne lavorava come attrice hard. A gennaio 2022 aveva deciso di trasferirsi in Veneto per crescere il figlio e stare più vicino all'ex compagno. Sembrerebbe che aveva comunicato proprio a Fontana la fine del loro rapporto. Il femminicidio è avvenuto a fine gennaio: il corpo è stato ritrovato dopo tre mesi in alcuni sacchi neri che erano stati gettati nei boschi.

Per i giudici però non ci sarebbero elementi per contestare la premeditazione o le aggravanti dei motivi futili o abietti e della crudeltà. Il movente sarebbe da trovare nel fatto che l'uomo "si rese conto che ormai, dopo averlo in qualche misura usato, Maltesi si stava allontanando da lui, scaricandolo".

In una intervista al Corriere della Sera Giuseppe Fazio, presidente della Corte d'assise di Busto Arsizio, ha risposto alle critiche sulla sentenza emessa: "Sono convinto di non aver mancato di rispetto a nessuno, e non sarebbe stato diverso se la ragazza avesse fatto la suora anziché l'attrice".

1.171 CONDIVISIONI
82 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views