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La mamma della donna aggredita dall’ex a Varese: “La minacciava con il martello ma dicevano che non era pericoloso”

Il divieto di avvicinamento non serve a niente, il pm aveva chiesto l’arresto”, si sfoga la madre della donna aggredita dall’ex marito lunedì 6 maggio a Varese. Il padre della 37enne, intervenuto per difenderla, è morto a causa delle ferite riportate.
A cura di Francesca Del Boca
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Il luogo dell'aggressione a Varese
Il luogo dell'aggressione a Varese

"Il pm aveva chiesto l'arresto, gli hanno dato il divieto di avvicinamento che non serve a niente". È tutta la rabbia di Marta Criscuolo, la mamma della donna aggredita lunedì 6 maggio dall'ex marito a Varese davanti allo studio in cui lavorava con il padre, in via Ciro Menotti: l'uomo, 71, anni, è intervenuto per difendere la figlia dalle coltellate ed è morto per le ferite riportate. "Lo psichiatra aveva detto che non era pericoloso, che era ben inserito nella società. Una settimana dopo ha minacciato di morte mia figlia con un martello".

Marco Manfrinati si era cancellato dall'Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio prima che fosse avviato un procedimento disciplinare a suo carico. Il 40enne, infatti, si trovava a processo a Varese per stalking: dopo le ripetute denunce della 37enne era stato emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento a suo carico. "Mia figlia era fuggita il 2 luglio di due anni fa, e il divieto c’era da un anno", ha raccontato la donna, noto avvocato civilista in città. "Ha tagliato otto volte le gomme a mia figlia e mia madre, ha spaccato il vetro della macchina e il nostro cancello di casa, a volte anche alla presenza dei genitori".

La giovane donna, ricoverata all'ospedale Circolo di Varese per le profonde ferite riportate dopo i pugni al volto ("una mattanza", secondo la testimonianza della vicina di casa), si trova fuori pericolo. Ma resta una vita spezzata e un'intera famiglia distrutta. "Ho avvisato tutti che quest'uomo era pericoloso, e mi rispondevano: si calmi, signora", sempre Marta Criscuolo, accompagnata dall'altra figlia. A lei Marco Manfrinati si sarebbe rivolto in maniera sprezzante, prima di essere portato via dalla polizia, dopo la tragedia ("Come sta tuo marito?", le parole pronunciate in direzione dell'ex suocera). "Non siamo stati protetti abbastanza".

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