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La mamma che ha strangolato suo figlio a Voghera è sotto osservazione in ospedale: “Temevamo per lei”

Elisa Roveda è tenuta sotto osservazione in ospedale perché potrebbe provare a togliersi la vita. La 44enne che ha ucciso suo figlio Luca di un anno a Voghera sarà interrogata appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.
A cura di Enrico Spaccini
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Elisa Roveda, la 44enne di Voghera (Pavia) che lo scorso venerdì ha strangolato e ucciso suo figlio Luca di appena un anno, è ancora ricoverata al policlinico San Matteo. È sedata e tenuta sotto continua osservazione dal personale infermieristico e da sua madre. Il timore, infatti, è che possa provare a togliersi la vita.

La depressione e le attenzioni dei parenti

Già prima di quanto accaduto la mattina del 14 luglio chi la conosceva sapeva che Roveda aveva qualche problema di depressione. Lo stato di salute, poi, si era aggravato nell'ultimo periodo in cui, insieme a suo marito Maurizio Baiardi, aveva provato di tutto pur di rimanere incinta del suo primo bambino.

Come ha spiegato suo padre a Fanpage.it, la 44enne non veniva mai lasciata sola. Ogni volta che il marito usciva di casa, arrivava la madre di lei a tenerle compagnia. Roveda era anche seguita privatamente da un professionista, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare un simile epilogo. Si temeva che potesse provare a farsi del male, non che lo avrebbe potuto fare a suo figlio.

Il giorno dell'omicidio in via Mezzana

La madre della donna è rimasta sin dal primo momento accanto alla figlia al San Matteo di Pavia e non riesce ancora a darsi pace per quanto accaduto. Alle 7:30 di venerdì 14 luglio Baiardi era uscito per andare al lavoro. L'autotrasportatore, di solito, aspettava le 8 prima di salutare sua moglie e il piccolo Luca, ma dato che stavano ancora dormendo ne ha approfittato per non svegliargli.

Poco dopo, in quella casa di via Mezzana, è arrivata la madre di Roveda. "Non rispondeva al citofono", ricorda l'anziana, "avrei dovuto suonare ai vicini, mi avrebbero aperto subito. Ho tardato pochi minuti, lei stava dormendo, suo marito mi aveva rassicurato".

Proprio in quei minuti, però, la 44enne aveva strangolato il piccolo Luca nel letto matrimoniale. Quando la nonna del bambino è riuscita a chiamare i soccorsi, per lui non c'era già più niente da fare.

Baiardi in questi giorni è stato ospitato da alcuni familiari che abitano in zona. È rientrato in casa solo per accompagnare i carabinieri durante il sopralluogo, infatti gli investigatori stanno cercando documenti rilasciati dallo psichiatra che segue Roveda. Intanto, la 44enne è stata arrestata e sarà interrogata quando le sue condizioni di salute lo permetteranno.

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