La maestra arrestata per maltrattamenti imboccava i bimbi con la forza prima che avessero ingoiato
Emergono nuovi dettagli inquietanti sulla maestra di un asilo nido comunale di Milano che è stata arrestata per maltrattamenti aggravati sui bambini. Secondo le indagini della Polizia locale, l'educatrice – oltre a picchiare i piccoli per farli addormentare – li imboccava con la forza anche se nel frattempo stavano ancora masticando il boccone precedente. Tutto questo sarebbe documento dalle microcamere che gli agenti hanno installato nell'asilo dopo le segnalazioni di alcune colleghe dell'indagata.
Maestra d'asilo indagata per maltrattamenti aggravati
La procuratrice aggiunta Letizia Mannella e la sua sostituta Rosaria Stagnaro sono convinte che la maestra d'asilo sia responsabile di almeno una decina di casi di violenza sui minori. La donna di 45 anni sembra infatti che fosse solita afferrare i bambini per un braccio e poi lasciarli "cadere", facendo loro "sbattere la faccia" a terra. Ma soprattutto premeva con "mani e gambe sulla schiena" dei piccoli per impedirgli "di alzarsi" ed "obbligarli a dormire".
Per questi motivi, dopo un'articolata attività di indagine, lo scorso 12 aprile le due magistrate hanno emesso un mandato di arresto per la donna. L'inchiesta è partita grazie alla segnalazione di altre colleghe alla direzione dell'asilo e alla denuncia depositata dalla Direzione dell'area servizi dell'infanzia del Comune di Milano.
Imboccava i bimbi con la forza mentre masticavano ancora
Se da un lato l'educatrice ci teneva che i suoi alunni dormissero tutti e per molto tempo durante la giornata dall'asilo, dall'altro non voleva che impiegassero troppo tempo a mangiare. Non a caso le microcamere l'hanno immortalata mentre, nel momento del pranzo, passava molte ore al telefono. Così, per farli sbrigare, arrivava a imboccarli forzatamente "nonostante non avessero ancora deglutito". Tanto che i piccoli avrebbero più volte rischiato il soffocamento.
La donna è infatti descritta dagli inquirenti come "priva di empatia" e con "costante livore e rabbia" nei confronti dei bimbi. Una beffa visto il lavoro che si era scelta.