La madre della ginnasta 13enne che ha denunciato gli abusi dell’allenatrice: “Umiliata in pubblico”
"Umiliazioni e mortificazioni pubbliche, di fronte alle compagne, allo scopo di demolirne l’autostima, a tal punto da farla smettere": a dirlo è la mamma di una ginnasta di tredici anni che ha denunciato gli abusi da parte di una istruttrice alla Federazione italiana di ginnastica e alla Questura di Brescia.
L'allenatrice sospesa per 45 giorni
La denuncia arriva dopo la dichiarazione di due ex Farfalle della Nazionale femminile di ginnastica ritmica che, nei giorni scorsi, avevano denunciato gli abusi a cui loro e diverse atlete avevano subito negli anni. La madre della ragazzina ha raccontato come la figlia sia stata vittima di bullismo e isolamento da parte della sua allenatrice che, dopo il suo esposto, è stata sospesa per 45 giorni.
La donna ha lasciato una lunga lettera all'organizzazione Change the Game che da diverso tempo è impegnata nel proteggere atlete e atleti vittime di violenze, abusi sessuali, emotivi e fisici. A loro ha raccontato come mai avrebbe potuto immaginare che chi insegna sport avrebbe potuto commettere simili gesti: "Lo sport dovrebbe formare il carattere, non distruggerlo".
Gli insulti a lei e alle altre ragazzine
Ha poi raccontato come avrebbe insultato altre ragazzine chiamandole "ippopotamo", "vitello tonnato" o ancora "cinghiale": "C’è voluto un anno per recuperare la serenità emotiva di mia figlia". La tredicenne è tornata ad allenarsi in un'altra palestra dove le è stato insegnato che lo sport non è fatto solo di fatiche o sacrifici "ma anche e sopratutto di gioia e amore". Intanto la procura di Brescia sta valutando di svolgere ulteriori accertamenti.