La Lombardia sarà zona arancione anche da lunedì 11 gennaio: peggiora l’indice Rt
Com'era stato anticipato anche da Fanpage.it, la Lombardia resterà in zona arancione anche a partire da lunedì 11 gennaio (dopo il weekend del 9-10 gennaio in cui tutta Italia sarà "arancione"). Lo ha certificato l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, secondo cui l'indice di contagio Rt della regione più colpita dal virus è risalito, arrivando a un valore puntuale di 1,27, il più alto tra le regioni italiane. L'intervallo inferiore del valore dell'Rt, 1,24, quello considerato per l'inserimento nella fascia di rischio secondo le ultime norme decise dal governo, pone però la Regione in zona arancione, anziché in zona rossa. Ma il senso è comunque che la situazione epidemiologica è in peggioramento in tutta Italia, dove l'indice Rt è di 1,03, superiore al livello di guardia (che è 1). L’epidemia si trova ora "in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti", spiega il report secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera.
Il ministro Speranza firmerà in serata l'ordinanza
In serata il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia firmerà la nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio, quando però tutta Italia sarà già in zona arancione per effetto del cosiddetto "decreto ponte" e avrà validità fino al 15 gennaio, quando scade il Dpcm. Dopo si valuterà se prorogare oppure no l'ordinanza. Oltre alla Lombardia passano in area arancione la Calabria, l'Emilia Romagna, la Sicilia e il Veneto: le altre regioni sono in zona gialla, nessuna è in zona rossa.
Cosa cambia per spostamenti, bar e ristoranti
La zona arancione inciderà soprattutto sugli spostamenti e sulle attività di bar e ristoranti. Sarà infatti vietato uscire dal proprio comune se non per comprovati motivi di lavoro o salute, e sempre nel rispetto dell'orario di coprifuoco (in vigore dalle 22 alle 5 del mattino). Bar e ristoranti invece dovranno rimanere chiusi e potranno lavorare solo con modalità di asporto o domicilio. Nessun cambiamento invece per i negozi: potranno rimanere aperti tutti gli esercizi commerciali, indipendentemente dalla tipologia.