La Lombardia rischia la zona arancione, ma la strategia ora sono le chiusure locali
In Lombardia l'evoluzione della pandemia assume sempre più i torni dell'arancione e del rosso. Quelli delle chiusure locali che sono già scattate a Bollate (Milano), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese) finiti in fascia rossa e in tutta la provincia di Brescia, più altri 9 comuni, dove da ieri è in vigore la fascia arancione rafforzata.
Lombardia a rischio zona arancione: i timori sulla provincia di Brescia
La situazione che era sotto controllo all'inizio di febbraio, quando la Lombardia è entrata in zona gialla, ora sta velocemente peggiorando a causa dell'effetto delle varianti Covid, in particolare di quella inglese, che sono più contagiose. La diffusione del virus è preoccupante soprattutto nella provincia di Brescia, che ha valori molto più alti per quanto riguarda incidenza su 100mila abitanti e incremento percentuale dei casi, come mostra il grafico pubblicato dalla Fondazione Gimbe.
Dati epidemiologici in peggioramento in tutta la Lombardia
La situazione è però in peggioramento, anche se più lento, in tutta la Lombardia. Ancora Fondazione Gimbe rileva che nella settimana 17-23 febbraio la Regione Lombardia ha registrato un incremento percentuale dei casi totali di contagio da SARS-CoV-2 del 3,1%; nelle ultime 2 settimane rileva un'incidenza di 312 casi positivi per 100.000 abitanti.
In aumento da alcuni giorni i ricoverati negli ospedali. Anche in questo caso sono soprattutto i nosocomi bresciani a soffrire. Ma i dati di Agenas mostrano che dopo settimane la Lombardia è tornata sopra la soglia del 30 per cento per quanto riguarda i posti occupati nelle terapie intensive.
La Lombardia punta su chiusure mirate e vaccini
La decisione sulla fascia a livello regionale sarà presa, come ogni settimana, nella giornata di venerdì dal Comitato tecnico scientifico sulla base dei dati regionali e dell'indice di contagio Rt. La strategia ora però è cambiata. Da due settimane si punta sulle chiusure locali. E da domani anche sulle vaccinazioni mirati nelle zone a rischio per provare a contenere i focolai. "La situazione è sempre sotto attenzione, per adesso non siamo ancora nelle condizioni di dover intervenire" con altre zone chiusure, "ma se dovesse succedere è chiaro che ci adegueremo alle necessità", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.