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La Lombardia rinvia il rientro a scuola: didattica a distanza per le superiori fino al 24 gennaio

Didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori della Lombardia almeno fino al 24 gennaio. È quanto deciso dalla Regione e comunicato quest’oggi in una nota. Dunque niente rientro a scuola l’11 gennaio come annunciato nei giorni scorsi. “La decisione – si legge in una nota diffusa dal Pirellone – verrà formalizzata con un’ordinanza e resterà in vigore fino al 24 gennaio”.
A cura di Chiara Ammendola
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Attilio Fontana (Lapresse)
Attilio Fontana (Lapresse)

La Lombardia rinvia il ritorno a scuola per gli studenti delle superiori. La data prescelta non sarà più l'11 gennaio ma il 25. Ad annunciarlo è la Regione che in una nota spiega di aver "preso atto delle valutazioni e delle risultanze di carattere sanitario, connesse all’attuale diffusione del Covid, condivise con il Comitato Tecnico Scientifico lombardo" e per questa ragione di aver "assunto l’orientamento di proseguire le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado con la didattica a distanza al 100%". Dunque la didattica a distanza continuerà almeno fino al 24 gennaio

Fontana: Non possiamo permetterci un'altra falsa partenza

"Non possiamo permetterci un'altra falsa partenza sulla scuola, con un apri e chiudi che non fa bene né a studenti né ai dati sanitari – il commento del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, in merito alla decisione della Regione sul prolungamento della dad – preso atto dei dati e condivise le valutazioni con il Comitato Tecnico Scientifico lombardo". "Prendiamo questo tempo sia per ulteriori valutazioni sull'andamento del virus in questo primo mese del 2021, sia per mettere in campo nuovi e concreti provvedimenti per supportare la ripartenza in sicurezza", ha aggiunto il presidente della Regione.

"È passato quasi un anno e la scuola italiana è ancora al palo – il commento del comitato formato professori e studenti "Priorità alla scuola" al primo rinvio scolastico – il Governo tentenna e non è ancora in grado di garantire la riapertura delle scuole superiori sul territorio nazionale perché purtroppo preferisce dare la priorità ad altre attività, commerciali, sportive e ludiche". Nel comunicato al quale è affidato il commento al rinvio del ritorno in classe si legge inoltre: "Da quasi un anno gli istituti scolastici superiori sono chiusi perché il benessere dei ragazzi non è considerato una priorità per il governo, nemmeno per quello che riguarda il diritto all'istruzione, come previsto dalla Costituzione".

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