La Lombardia resta in zona gialla, Fontana: “Ora semplificare la quarantena per scuole e cittadini”
La Lombardia resta in zona gialla anche per la prossima settimana. Lo ha confermato il presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo che il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità del venerdì ha fotografato una situazione ancora sotto le soglie di allerta almeno per quanto riguarda la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva. È questo il dato che scongiura ancora una volta il passaggio in arancione: "Il parametro delle terapie intensive, rispetto ai dati esaminati la scorsa settimana scende dal 17 al 15 per cento, quindi ampiamente sotto la soglia del 20 per cento che avrebbe fatto scattare il passaggio in arancione", ha spiegato Fontana. Gli altri due parametri sono invece già da tempo oltre le soglie in Lombardia: in area medica il tasso di occupazione dei pazienti Covid è del 36 per cento (ma il dato analizzato dall'Iss è di poco inferiore, riferendosi ad alcuni giorni fa), mentre l'incidenza settimanale di nuovi positivi ogni 100mila abitanti è pari a 2.119.
Fontana: Anche questa ondata sta per essere superata
Il presidente ha poi parlato di altri "dati incoraggianti": "L’rt sintomi, cioè l’indice dei contagi è sceso da 2,16 a 1,29 e soprattutto, ancora più importante quello ospedaliero passa da 1,28 a 0,99, quindi nuovamente sotto all'1 – ha aggiunto Fontana nella sua nota -. Ciò significa che l'indice di contagio registra una frenata e quindi non è in espansione. Un evento sicuramente conseguenza delle vaccinazioni che dimostra l'efficacia di queste ultime a mitigare gli effetti della malattia da Covid. Un segno che potrebbe indicare che anche questa nuova ondata stia per essere superata".
Il presidente è quindi tornato a chiedere al governo di "semplificare le norme sia per le scuole che per i cittadini in quarantena o isolamento, tenuti in ostaggio da lungaggini burocratiche che devono essere semplificate con procedure automatizzate". Fontana ha invitato a continuare a rispettare le regole, tornando però a guardare con ottimismo al futuro. "Sicuramente dovremo ancora convivere con questo virus, ma allontaniamo panico e allarmismo".