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La Lombardia potrebbe iniziare il 2022 in zona gialla: passaggio atteso a inizio gennaio

La Lombardia potrebbe passare in zona gialla a inizio gennaio, manca solo l’ufficialità. A far lasciare la zona bianca è l’incremento di tutti e tre i parametri che decretano i passaggi da una fascia all’altra: è oltre la soglia sia l’incidenza sia la percentuale di posti letto occupati in terapia intensiva e nei reparti di area non critica.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Lombardia potrebbe lasciare il 2021 in zona bianca ed entrare nel 2022 in zona gialla. Il condizionale è d'obbligo considerato che manca ancora l'ufficialità. Nella giornata di oggi, venerdì 31 dicembre, ci sarà il report ufficiale elaborato dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute che comunicheranno un eventuale passaggio. A far scattare la zona gialla sono i dati lombardi.

Aumentano tutti i parametri

I parametri che vengono valutati di settimana in settimana sono tre: l'incidenza dei casi ogni centomila abitanti, la percentuale di posti letto occupati in terapia intensiva e la percentuale di posti letto occupati nei reparti di area non critica. Nel primo caso si registrano 1.432 casi ogni centomila abitanti. Il limite da non superare per rimanere in zona bianca è di 50. Per quanto riguarda i posti letto occupati: in terapia intensiva è stata superata la soglia del 10 per cento, fondamentale per non passare in gialla, così come in area non critica è stata superata quella del 15 per cento. Attualmente è occupato il 13 per cento dei posti letto in terapia intensiva e il 18 per cento dei posti letto in area non critica. Un passaggio in zona gialla non comporta però delle restrizioni né per i vaccinati né per i non vaccinati.

Il bollettino di ieri della Lombardia

Ieri in Lombardia sono stati registrati oltre 39mila casi. In totale sono stati eseguiti 229.059 tamponi. Oltre ai contagi, sono aumentati anche i decessi. Si sono infatti registrati 36 morti. Per quanto riguarda i ricoveri, nei reparti ordinari non si sono registrati né incrementi né cali. Questi sono infatti fermi a 1.831. Aumentano i ricoveri in terapia intensiva che arrivano a quota 204 degenti.

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