La Lombardia passa in zona arancione: da lunedì 1 marzo cambiano le regole
La Lombardia passa in zona arancione. Lo confermano fonti di Palazzo Lombardia al termine della riunione della cabina di regia che si è tenuta nella giornata di oggi, venerdì 26 febbraio. L'aumento dei contagi – ieri e oggi sono stati registrati oltre 4mila casi – e la velocità con la quale le varianti Coronavirus stanno circolando, hanno portato a un cambio di fascia. A preoccupare in Lombardia non sarebbe tanto l'indice Rt (quello nazionale si attesta a 0,99 e quello lombardo è a 0,82), quanto gli altri indicatori epidemiologici (aumento di casi e focolai e valutazioni di impatto e probabilità) che hanno spinto la regione nella fascia di "rischio alto" assieme ad Abruzzo, Marche, Piemonte e Umbria. Adesso si attende la firma dell'ordinanza da parte del ministro della Salute Roberto Speranza che ufficializzerà il passaggio: secondo quanto anticipato dalla collega agli Affari regionali Mariastella Gelmini, la nuova ordinanza scatterà da lunedì 1° marzo.
Come cambiano le regole per spostamenti, bar e ristoranti
A cambiare saranno soprattutto le regole sugli spostamenti e le chiusure di alcune attività commerciali. In zona arancione ci si può spostare liberamente all'interno del proprio Comune, ma non al di fuori di esso. L'unica deroga è per i comuni con meno di cinquemila abitanti e in un raggio di trenta chilometri dal proprio confine. Restano vietati gli spostamenti fuori dalla propria Regione se non per comprovati motivi di necessità, salute e lavoro. Rimane in vigore anche il coprifuoco nazionale fissato dalle 22 alle 5, per potersi muovere in questa fascia oraria sarà necessario avere un'autocertificazione. In zona arancione chiudono bar e ristoranti, ma resta consentito l'asporto e il domicilio. Aperti invece i negozi e le attività commerciali che vendono sia beni di prima necessità che non come: farmacie, parafarmacie, supermercati, edicole e tabaccai.
Le zone arancioni rafforzate e le zone rosse
Negli ultimi giorni il territorio ha subito già diversi cambiamenti: la provincia di Brescia – che per due giorni consecutivi ha superato i novecento casi – è infatti passata in zona arancione rafforzata insieme a otto comuni bergamaschi e un comune in provincia di Cremona. Una decisione che si è aggiunta a quella che ha inserito Viggiù (Varese), Mede (Pavia) e Bollate (Milano) in zona rossa. Proprio in questi territori sono stati registrati i maggior numeri di casi che hanno poi portato l'intera Regione in zona arancione.