Da febbraio a oggi 20.015 morti lombardi per effetto del Covid. Un numero spaventoso e dà la dimensione della tragedia che la Lombardia ha vissuto dall'inizio della pandemia di Coronavirus.
È il bollettino di giovedì 19 novembre a sancire il superamento delle soglia dei 20mila decessi di persone positive al Coronavirus. Un conteggio che è iniziato con la prima vittima del Covid, alla fine di febbraio, quando il virus sembrava limitato alla provincia di Lodi. E che continua ancora oggi a ritmi spaventosi. Da giorni il bilancio giornaliero è di oltre 150 morti a livello regionale. E anche se gli indicatori hanno dato i primi segni di lento miglioramento, gli esperti concordano sul fatto che quello dei decessi sarà l'ultimo dato a scendere, dopo i contagi e i ricoveri. Questo significa che il contatore dei decessi è destinato a salire ancora tragicamente.
Un elemento di cui dovrebbe tenere conto anche il dibattito sull'uscita dalla zona rossa della Lombardia, che infuria nelle ultime ore con posizioni diverse anche tra gli amministratori. Vero è che l'indice di contagio regionale è in discesa, ma altrettanto vera è la situazione di emergenza totale che vivono alcuni ospedali lombardi – Monza e Varese in primis, ma anche da Cremona – è arrivata una richiesta di aiuto.
Dai primi morti dello scorso inverno, fino alla fila di camion militari in uscita da Bergamo nel cuore della notte, dalle croci bianche al cimitero Maggiore di Milano alla tragedia delle famiglie delle nuove province colpire. Quando parliamo di Coronavirus in Lombardia, parliamo ormai di due decine di migliaia di persone che hanno perso la vita. Vittime che meritano verità e soprattutto rispetto.