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Covid 19

La Lombardia da domani passa in zona rossa: le nuove regole da lunedì 15 marzo

Scatta da domani, lunedì 15 marzo, la zona rossa in Lombardia. Sarà in vigore per almeno due settimane. La decisione è stata presa dal ministero della Salute sulla base dei dati epidemiologici in netto peggioramento. Vietati gli spostamenti anche nel proprio comune di residenza salvo per motivi di lavoro, salute o urgenza. Chiusi bar e ristoranti, aperti solo i negozi che vendono beni essenziali.
A cura di Simone Gorla
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Da lunedì 15 marzo la Lombardia torna in zona rossa per almeno due settimane. La decisione è stata presa dal ministero della Salute, con un'ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza, sulla base dei dati elaborati dalla cabina di regia nazionale nella giornata di venerdì 12 marzo. Le nuove misure saranno in vigore per un periodo di 15 giorni, quindi almeno fino al prossimo lunedì 29 marzo. 

I dati che hanno portato la Lombardia in zona rossa

Il peggioramento della situazione epidemiologica in Lombardia era evidente da giorni. L'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità ha messo nero su bianco la difficile situazione della regione italiana più colpita dal Coronavirus. Tutti gli indicatori sono da zona rossa: l'indice di contagio Rt è arrivato a 1,3 (la soglia per finire in zona rossa è 1,25), l'incidenza di casi settimanali è di 306 casi su 100mila abitanti (la soglia per finire automaticamente in zona rossa è 250 casi ogni 100mila abitanti). Negativo anche l'andamento dei ricoveri: in Lombardia i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva sono 667 e quelli ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali sono 5.909, con una percentuale di occupazione dei posti letto che è superiore in entrambi i casi ai livelli di allerta fissati dal ministero: 47 per cento di occupazione delle terapie intensive rispetto alla soglia del 30 per cento e 48 per cento di occupazione dei posti letto ordinari rispetto alla soglia fissata al 40 per cento.

Zona rossa: tutte le regole e le restrizioni

Spostamenti: in area rossa è vietato circolare anche all'interno del proprio comune e sono consentiti spostamenti esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità da provare con autocertificazione. È sempre permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione. Tutte le norme sulle visite a parenti e congiunti sono consultabili sul sito del governo.

Bar e ristoranti chiusi: è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione compresi bar, pasticcerie, gelaterie e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Negozi: chiudono i negozi e i centri commerciali, con l'eccezione di quelli che vendono beni alimentari e di prima necessità, come farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole.  È consentita la consegna dei prodotti a domicilio. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.

Attività culturali e funzioni religiose: chiusi i musei e le mostre, sospesi gli spettacoli dal vivo con presenza di pubblico, le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli.

Sport: sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, così come l'attività sportiva di base e l'attività motoria presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Stop agli sport di contatto e a tutte le gare e manifestazioni. Sono permessi solo gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. È possibile svolgere attività sportiva all'aperto in forma individuale.

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