La lettera dei primi bimbi vaccinati contro il Covid: “Grazie scienza per il bel regalo di Natale”
"Grazie scienza, medici e infermieri per il bellissimo regalo di Natale che abbiamo ricevuto oggi". È il testo di una lettera che due dei primi bambini lombardi vaccinati contro il Covid-19 hanno scritto agli operatori sanitari dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle strutture in cui da ieri è partita la somministrazione dei vaccini anti Coronavirus ai bimbi tra i 5 e gli 11 anni di età. La foto della letterina è stata pubblicata sulla pagina Facebook dell'ospedale, con l'aggiunta del commento: "I primi bambini vaccinati ci ringraziano così".
Lo spazio allestito per le vaccinazioni pediatriche all'ospedale di Bergamo è il Centro prelievi, dove l'intero percorso è stato studiato e modulato a misura di bambino: ad accogliere i primi bimbi sono stati disegni, cartonati di alcuni personaggi dei cartoni animati e anche clown-dottori e infermieri. Identica accoglienza è stata preparata all'ospedale San Gerardo di Monza e all'ospedale in Fiera a Milano, altri due hub dove ieri sono partite le somministrazioni ai bimbi.
Vaccini Covid per bimbi tra 5 e 11 anni: oltre 84mila prenotazioni
Per quanto riguarda le adesioni, la campagna per le vaccinazioni pediatriche non è iniziata in maniera entusiastica, anche per via dei tanti dubbi che assillano i genitori a cui la Regione Lombardia ha cercato di rispondere con una diretta speciale sulla pagina Facebook di Lombardia notizie online, alla presenza di tanti esperti. Tra loro anche il primario Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica dell'università Bicocca, che poco prima a Fanpage.it aveva affermato: "Dall'inizio delle pandemia sono morti 17 bambini sotto i 10 anni. Non è accettabile che muoiano dei bambini per qualcosa che si può prevenire".
Dai dati aggiornati forniti dalla Direzione generale Welfare, in Lombardia oggi, venerdì 17 dicembre, le prenotazioni di vaccini nella fascia 5-11 anni hanno comunque superato le 84mila (su una platea di circa 600mila aventi diritto): la maggior parte, il 36,3 per cento, nell'area dell'Ats Milano, che comprende le province di Milano e Lodi.