La Lega usa la foto di una modella ucraina senza consenso: “Non voglio dare il volto a un partito pro Putin”
Intende procedere per vie legali Anna Haholkina, modella ucraina, residente a Rimini, che nelle scorse settimane ha trovato a sua insaputa la propria immagine affissa sui muri di Milano per la campagna elettorale della Lega in vista delle europee.
La foto di Haholkina, trentenne, sul manifesto salviniano viene messa in contrapposizione con quella di una donna musulmana che indossa uno Niqab, a corredo lo slogan: "Donne Costrette / Donne Libere. Tu da che parte vuoi stare?". Eppure Anna non ha mai prestato il proprio consenso per tale campagna, come aveva precisato a Fanpage.it nei giorni successivi alla scoperta: "Non voglio essere associata a nessun partito politico, ma vale anche per questioni religiose o di qualsiasi altro manifesto che esprimeva un pensiero non mio. Uso la mia immagine per professione, ma non a fini ideologici".
La foto è stata presa da una piattaforma di vendita delle immagini stock, ma in un primo momento Haholkina non ha gli strumenti per procedere, perché il contratto è stato firmato in forma digitale ed è conservato nello smartphone della fotografa che ha realizzato lo scatto. Sentita quest'ultima, oggi in Canada, Anna riesce finalmente a rileggere la documentazione: "Nella liberatoria firmata – spiega a Fanpage.it – non era previsto l'uso dell'immagine per fini di propaganda politica, per la quale invece era necessaria un ulteriore autorizzazione".
"Inoltre – aggiunge – la foto è stata tagliata, quella originale era a figura intera e avevo un tablet in mano: nella descrizione si parlava di una ragazza universitaria, non c'entrava nulla la politica. Quello scatto è stato scaricato diciotto volte, sempre a un prezzo tra i 2 e i 5 euro, cifra troppo bassa perché possa trattarsi di utenti con abbonamenti premium, per i quali le restrizioni sarebbero minori".
Haholkina si è rivolta alle avvocate Enza Carriero e Federica Trapazzo per mandare avanti l'iter giuridico. "La violazione – spiega Carriero a Fanpage.it -, consiste nel fatto che quelle immagini erano sul sito solo per fini commerciali, con limitazioni per uso di propaganda politica, che avrebbe chiesto invece una specifica autorizzazione, mai pervenuta alla mia cliente. A questo punto avanzerò la richiesta di risarcimento danni, mentre la mia collega penalista agirà di conseguenza per le violazione in ambito penale".
Intanto a Milano, dalla stazione al centro, i manifesti sono stati rimossi: "E questa – sottolinea l'avvocata – è già un'ammissione di responsabilità".
"La mia contrarietà – commenta la modella -, ci sarebbe stata anche se a utilizzare senza consenso la mia foto fosse stato un qualsiasi altro partito, ma che sia nello specifico un partito filo russo, quando io sono ucraina, mi ha ferita ancora di più".
E infatti conclude: "Desidero rivolgermi al ministro Salvini. Sono cittadina italiana, ma le mie radici si trovano in Ucraina. Alla luce di ciò, trovo profondamente offensivo che l’uso improprio della mia immagine derivi da un partito che in più occasioni ha legittimato l’invasione di un Paese sovrano da parte della Russia. Se vogliamo parlare di costrizione, potremmo iniziare a parlare delle migliaia di famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni, delle migliaia di mogli che hanno visto partire i propri mariti al fronte e delle migliaia di madri che non vedranno più i loro figli tornare a casa".