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In Regione Lombardia è stata approvata una mozione a favore dell’uscita dell’Italia dall’Oms

Scintille tra la maggioranza di centrodestra nel consiglio regionale lombardo, dopo che Forza Italia ha criticato la mozione proposta dalla Lega per fare in modo che la giunta supporti il Governo nell’eventuale decisione di uscire dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
A cura di Alice De Luca
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La maggioranza di centrodestra si spacca in Lombardia, dopo che negli scorsi giorni il consiglio regionale ha approvato una mozione proposta dalla Lega, nella quale si chiede che la giunta sostenga il Governo nell'eventuale decisione di uscire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Lo scenario però non piace a Forza Italia, che ha criticato la mozione: "Noi siamo totalmente contrari all’uscita dell’Italia dall’Oms – ha dichiarato Alessandro Sorte, coordinatore degli azzurri in Lombardia – e siamo anche un po’ stanchi delle sparate della Lega perché chi governa deve avere equilibrio e responsabilità”.

Il disappunto degli alleati non ha impedito alla Lega di presentare la sua mozione, che però è stata attenuata rispetto alla formulazione originale. Nel testo presentato inizialmente dal salviniano Emanuele Monti, presidente della commissione Welfare in Lombardia, si chiedeva infatti il sostegno della Regione per un "eventuale disimpegno dall’Oms dell’Italia qualora gli Usa persistano nella volontà di recedere, come da ordine esecutivo del 21 gennaio 2025 del presidente Donald Trump”. Ma nella revisione finale, firmata dal capogruppo leghista Alessandro Corbetta, è sparito ogni riferimento al presidente americano e l'invito è semplicemente "a sostenere il Governo nella valutazione, in piena autonomia, del ruolo dell’Italia nell’Oms qualora non vi siano più le condizioni di sostenibilità economica per rimanervi”.

Se non ci fosse stata Forza Italia la versione della mozione proposta dalla Lega in Lombardia non sarebbe stata mai modificata e per noi era inaccettabile e invotabile", ha spiegato ancora il coordinatore azzurro Sorte. La mozione però è stata approvata con voto segreto, totalizzando 43 sì, 23 no e un astenuto. Una lacerazione all'interno della maggioranza lombarda che arriva proprio nel momento di decidere il candidato sindaco per Milano in vista del 2027.

Tra chi si è dimostrato contrario alla mozione, anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, secondo il quale “Il dialogo con gli Stati Uniti e' fondamentale ma non bisogna commettere l'errore di inseguire Trump su tutto – ha detto durante il programma di Rai3, Agorà –  perché non fa bene all'America e non fa bene all'Europa. Rincorrerlo sull'uscita dall'Oms e' una stupidata enorme, una cosa fuori dal mondo. E' evidenteche un virus non ha confini, che va affrontato tutti insieme. Lo abbiamo appena vissuto sulla nostra pelle. Per questo in Lombardia Noi Moderati non ha votato per uscire dall'Oms, la nostra posizione è chiarissima".

Il Pd, dal canto suo, ha proposto in Regione una mozione contraria a quella leghista e a sostegno della permanenza nell'Oms: “Lupi fa sempre il furbetto – ha dichiarato a questo proposito Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Lombardia – dice che non vuole che l’Italia esca dall’Oms ma poi non ha mosso un dito, a differenza nostra, per bloccare la deriva leghista. Noi abbiamo presentato in Consiglio regionale una mozione chiara a riguardo e non ci risulta né che consiglieri vicini a Lupi l'abbiano votata né che abbiano votato contro quella della Lega. Lupi si dia una mossa, sciolga le ambiguità e sostenga a viso aperto la nostra linea per rimanere nell’Oms”.

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