La guerra in Palestina spacca il Pd milanese: Pacini in strada per Gaza, Nahum blocca il convegno contro Israele
È polemica all'interno del Partito Democratico milanese dopo la partecipazione di Lorenzo Pacini, assessore dem al Municipio 1, alla manifestazione pro Palestina che lo scorso sabato ha coinvolto le strade intorno a via Padova. "Un grave errore politico", l'ha addirittura definito il capogruppo del partito Filippo Barberis, rispondendo in aula dopo un duro intervento della Lega che ne chiedeva le dimissioni.
"Ne prendo atto. Ma dispiace vedere che, contro gli attacchi frontali della destra che mi accusavano di aver partecipato a un corteo anti ebrei e filo terroristi, non ci siano state parole di difesa", replica oggi lo stesso Pacini a Fanpage.it. "Non era una manifestazione a sostegno di Hamas, come non lo sono stati i cortei dei tre mesi precedenti. Ero lì insieme a Franca Caffa, l’attivista 94enne che con tutta la sua fermezza ha smascherato un agente dei Carabinieri e le sue affermazioni eversive, e che tutti hanno osannato".
In poche parole, "mi sarei aspettato almeno una difesa delle intenzioni politiche di quella manifestazione. Io ero lì insieme a migliaia di persone, giovani, anziani, genitori con bambini e cittadini proprio perché condanno ogni forma di terrorismo, e perché sostengo il diritto del popolo palestinese a sopravvivere, ad avere un Stato riconosciuto".
"Trovo fuori luogo le richieste di dimissioni piovute dal centrodestra, anche se Lorenzo ha sbagliato a partecipare alla manifestazione non autorizzata. C'erano dei problemi evidenti anche nel contenuto, a cominciare dall'oltraggiosa scelta di farla coincidere con il Giorno del Memoria: è sbagliato comparare il dramma che sta accadendo a Gaza con la Shoah, il crimine più grande della storia dell'umanità. Un paragone pericoloso", è il commento del compagno di partito Daniele Nahum, che già aveva alzato il dito contro un'altra iniziativa pro Palestina: il convegno sul “colonialismo e apartheid” di Israele in Palestina organizzato dai giovani dem del Municipio 1 al circolo Pd di corso Garibaldi 75.
"Un convegno vergognoso, degno di un centro sociale radicalizzato e non di un partito politico a tutti i livelli", prosegue il consigliere dem. "Francesca Albanese, relatrice per l’Onu sulla situazione del territori occupati, ha parlato in passato di "lobby ebraica". Moni Ovadia ha sempre avuto posizioni estreme nei confronti di Israele. Alae Al Said (recentemente tolta dal panel di relatori, ndr) esultava il 7 ottobre per gli attacchi di Hamas". Ora, dopo le polemiche, il convegno non verrà organizzato in nessuna sede del Partito Democratico.
Pronta la replica di una delle relatrici del convegno delle polemiche, Francesca Albanese. "L'ennesimo tentativo di offuscare il dibattito sulla Palestina in Italia", scrive in un post social. "Con l’intento di chiarire e contestualizzare le intricate vicende di attualità in Palestina, come evidenziato dalla locandina, questi giovani si sono trovati al centro di un'aspra critica. Esponenti della comunità ebraica milanese, alcuni dei quali affiliati al ramo locale del Pd, hanno espresso ferma contrarietà all'evento".
E ancora. "Nutro la speranza che il Partito Democratico di Milano mantenga il proprio impegno e con esso l’evento programmato che, sono persuasa, coinvolgerà una partecipazione maggiore di quella inizialmente prevista. E con l'occasione, spero che il Partito, come tanta sinistra italiana storicamente impegnata su questioni di giustizia, risolva il nodo interno su cosa sta accadendo in Israele e territorio Palestinese occupato e cosa sia doveroso fare e non fare. Affrontare con integrità gli eventi che si susseguono in quella terra lacerata rappresenta l’unica via per comprendere come emergere indenni da uno dei suoi capitoli più bui".