video suggerito
video suggerito

La guardia medica pubblica diventa a pagamento per chi non è residente in Lombardia: quanto si paga

Per rispondere alle richieste sindacali dei medici, Regione Lombardia ha introdotto un ticket per chi si rivolge alla guardia medica senza essere residente nel territorio lombardo.
225 CONDIVISIONI
Immagine

Dal 24 luglio anche la Guardia medica pubblica diventa a pagamento in Lombardia, almeno per chi non è residente all'interno della regione. Studenti e lavoratori fuori sede, oltre che turisti, dovranno quindi stare attenti a sentirsi male se non vorranno spendere 20 euro per una visita in ambulatorio e 35 per una domiciliare. Il timore, però, è che in questo modo possano aumentare le persone che si rivolgono ai pronto soccorsi, che – per il momento – sono ancora gratuiti.

Guardia medica a pagamento

La decisione di introdurre un costo per accedere ai servizi offerti dalla guardia medica e quindi veder tutelato il proprio diritto alla salute nasce da vecchie rivendicazioni sindacali. Il sindacato nazionale autonomo medici italiani ricorda, infatti, che "l’accordo collettivo nazionale del 2005 prevede che la continuità assistenziale sia rivolta a chi abita nell’ambito territoriale afferente alla sede di servizio".

E, quindi, in barba al giuramento di Ippocrate (prevede che il medico "regoli il proprio tenore di vita per il bene dei malati"), il personale impegnato nelle guardie mediche è da anni che chiede alla Regione Lombardia più soldi per prendersi cura anche dei malati non residenti nel territorio, perché in fondo anche i medici "tengono famiglia".

Dopo una serie di trattative, durate per anni, durante le quali Regione Lombardia ha tentato di aumentare la tariffa oraria ai lavoratori senza però andare a introdurre un pagamento per i pazienti, alla fine l'unica soluzione praticabile è stata quella di introdurre un costo che dovranno sostenere direttamente chi sente di aver bisogno di un consulto medico. Un obolo che, eventualmente, potranno poi fari rimborsare dalla propria regione di appartena.

I costi di una visita

Secondo quanto annunciato da Ats, i costi della visita negli ambulatori sono di 20 euro, mentre per una domiciliare salgono a 35 euro. Non una cifra da capogiro, ma un ulteriore costo per i tanti studenti e lavoratori costretti a venire, da tutta Italia, a Milano per fare l'università o per accedere al mondo del lavoro. Un costo che si va a sommare, soprattutto in una città come Milano, al caro affitti e all'inflazione sempre più alta.

Ovviamente il pagamento della tariffa riguarda le persone di origine straniera non regolari in Italia che così, fra i tanti diritti negati, ora si vedono tolto anche quello della salute. E il timore è che tutti questi, per ogni necessità, si rivolgano ai pronto soccorsi, che per ora sono ancora gratuiti ma dove i tempi d'attesa – soprattutto per la grande carenza di medici disponibili a fare questa attività – sono sempre più lunghi, tanto che la Regione ha provato a tamponare il problema con il primo consulto virtuale.

L'unica alternativa, come ricorda Regione Lombardia, è che chiedere l'iscrizione temporanea al Servizio sanitario regionale, che è totalmente gratuita, e scegliere un medico di famiglia di riferimento, sperando di trovarne uno.

225 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views