La giudice prima sostiene di non poter processare Adriatici, poi vuole giudicarlo per la morte di Youns
In un procedimento chiede di astenersi, nell'altro invece rigetta la richiesta di astensione avanzata dagli avvocati della parte offesa. In uno ritiene che ci siano "gravi ragioni di convenienza" per autorizzare l'astensione e nell'altro invece reputa che non esistano. Una storia contraddittoria che vede due protagonisti: la giudice per le indagini preliminari di Pavia, Maria Cristina Lapi, e l'ex assessore leghista del comune di Voghera Massimo Adriatici.
Nel primo procedimento, quello in cui il gip ha chiesto di astenersi, l'avvocato è parte offesa: si tratta di un processo per diffamazione nei confronti di Gianpiero Santamaria e Davide Palumbo, amministratori della pagina Facebook "Politica è partecipazione". Nel secondo, quello in cui ha rigettato la richiesta, Adriatici è imputato: l'ex assessore è infatti accusato di eccesso colposo di legittima difesa per aver sparato, il 20 luglio 2021, il 39enne Youns El Boussettaoui.
L'astensione al processo per diffamazione
Il 15 novembre 2021 Lapi, in merito al processo per diffamazione, chiede all'allora presidente vicario dell'ufficio gip Fabio Lambertucci di essere sollevata dall'incarico. Quali sarebbero però le ragioni "di opportunità" che giustificherebbero tale richiesta? La risposta si trova tra i post e i video segnalati pubblicati proprio nella pagina Facebook.
Tra questi video, ce ne sarebbe anche uno in cui verrebbero fatte allusioni sul rapporto tra la gip e Adriatici. La giudice riporta un preciso passaggio: "Si vocifera che il gup o il gip fosse fidanzata con Adriatici". Lapi specifica che si tratta di una semplice "allusione", ma comunque tale da spingerla a richiedere l'astensione. A questo si aggiunge anche che Santamaria è tra i testimoni della parte offesa nel procedimento che vede Adriatici come imputato. Lambertucci ha accordato la richiesta.
Il processo per eccesso colposo di legittima difesa
Nulla di tutto questo è accaduto nel procedimento a carico dell'ex assessore. Questa volta per la gip non ci sarebbero ragioni sufficienti per astenersi. Nella giornata di oggi, martedì 29 novembre 2022, gli avvocati difensori della famiglia di El Boussettaoui hanno presentato richiesta di astensione. La gip si è prima consultata con il presidente del Tribunale (Guglielmo Leo) e poi ha rigettato la loro richiesta.
E non è la prima volta che la giudice rifiuta le richieste portate avanti dai due legali, Debora Piazza e Marco Romagnoli: dalla modifica del capo di imputazione e fino a rigettare la richiesta della copia forense del cellulare di Adriatici, poi accolta dalla Corte di Cassazione.
In quest'ultimo caso, è stato disposto che i due legali possono prendere visione della copia e ricopiare a mano i passaggi più interessanti. Oggi gli avvocati hanno chiesto di poterne avere una copia, ma il gip l'ha nuovamente rigettata sostenendo che sulla questione deve decidere il gup.