La figlia non indagata di Laura Ziliani: “Questo è quello che voglio chiedere alle mia sorelle”
Domani giovedì 27 ottobre si apriranno le porte del Tribunale di Brescia per la prima udienza dibattimentale che vede come imputati Silvia e Paola Zani e Mirto Milani, accusati di aver ucciso l'8 maggio del 2021 la madre e suocera Laura Ziliani.
Fin dalla prima udienza – come riporta Il Giorno – la terza figlia, Lucia Zani, avrebbe voluto essere in aula fin dall'inizio, ma questa cosa non le sarà possibile perché compare nell'elenco dei testi del pubblico ministero.
Eppure più volte Lucia Zani ha confidato la volontà di vedere le sorelle: "Voglio guardarle in faccia, confrontarmi con loro. Vedendomi, sono sicura che capiranno la mia domanda: perché, perché lo hanno fatto?".
L'omicidio pensato già due anni prima
Il giudice per le indagini preliminari Alessandro Sabatucci ha parlato di una "condotta, già di per sé di indicibile gravità, risulta ancor più odiosa ove si ponga mente al fatto che, così agendo, gli indagati hanno privato Zani Lucia dell’unico genitore superstite".
Davanti agli inquirenti hanno anche spiegato che hanno preso ispirazione da alcune serie tv. Già nell'estate del 2020 i tre hanno "iniziato a pensare che l’unica nostra possibilità sarebbe stata quella di eliminare Laura, ma non sempre eravamo tutti d’accordo".
I tre indagati avrebbero, come da loro confessato, tentato di uccidere l'ex vigilessa già da due anni: "Stavamo pensando a come uccidere la mamma, i tentativi sono stati tanti".