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La famiglia di turisti derubata del suo camper a Milano: “Qui solo indifferenza, non torneremo più”

“Siamo rimasti sorpresi e rattristati dall’insensibilità trovata in Italia. Milano è bella, ma non ci aspettavamo tanta indifferenza”, è il commento di un turista turco, in vacanza a Milano con la moglie e il figlio di 7 anni, a cui è stato rubato un camper in corso XXII marzo. “E nessuno parlava inglese”
A cura di Francesca Del Boca
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"L’idea era quella di percorrere le coste di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia, per poi rientrare in Turchia tra circa due mesi e mezzo: lo progettavamo da una vita. Poi a Milano ci hanno rubato il camper".

Si ferma nel capoluogo lombardo il viaggio della famiglia di Kenan Turker, turista turco in vacanza con la moglie e il figlio di 7 anni. Ma Milano non è solo la città dove il desiderio di una famiglia di girare l'Europa del Mediterraneo si interrompe bruscamente. A spezzarsi è anche qualcos'altro. "Con quel camper sono stati rubati i nostri risparmi, le nostre fatiche e i nostri sogni. Ma io e mia moglie siamo rimasti sorpresi e rattristati anche dall’indifferenza e dall’insensibilità trovate in Italia", racconta l'uomo a La Repubblica. 

Il furto del camper in corso XXII marzo

Ma cosa è successo? "La sera del 24 giugno siamo arrivati in città e tramite una app abbiamo individuato un punto in cui parcheggiare nei pressi del parco Formentano, zona corso XXII marzo. Abbiamo trascorso lì la notte, e la mattina dopo ci siamo allontanati intorno alle 10 per fare un giro”, è la versione del turista al quotidiano. "Quando siamo tornati al parcheggio intorno alle 15, però, il camper non c’era più. Non credevamo ai nostri occhi, eravamo scioccati e disorientati. Ho capito subito che era stato rubato".

Le telefonate alle forze dell'ordine

Non è facile correre ai ripari, in un paese straniero. Qualcuno dei passanti suggerisce di chiamare immediatamente le forze dell'ordine, ma non è facile come sembra. Attese telefoniche, operatori diversi, la linea che cade all'improvviso. "Forse mi hanno riattaccato in faccia, non ho capito. Credevo comunque che qualcuno si sarebbe presentato sul posto, ma purtroppo non si è visto nessuno". Così il turista decide di presentarsi alla più vicina stazione di polizia. "Ci hanno detto che non era possibile farci entrare subito perché erano impegnati e c’era già troppa gente all’interno. Ci hanno chiesto di aspettare circa tre ore sul marciapiede, in una giornata molto calda".

"Milano è bella, ma non ci aspettavamo tanta indifferenza"

La famiglia Turker cerca intanto un hotel per la sera, in attesa di risolvere in qualche modo la questione. Ma il giorno dopo si ritrova punto e a capo. "Questa volta non c’era nessuno che parlasse inglese, quindi abbiamo usato Google translate per comunicare. Dopo un’attesa di 45 minuti, ci hanno confermato per l’ennesima volta che il camper non era stato rimosso, e detto che non erano vicini al ritrovarlo". Così la decisione di tornare subito a casa, e lasciare definitivamente l'Italia. E, con l'Italia, la prospettiva della vacanza. "Sembrava non esserci speranza di ritrovare il camper, nessuno ha cercato di rassicurarci".

Un finale amaro, insomma. Anzi amarissimo."Milano è bella, ma non ci aspettavamo tanta indifferenza", è il commento del turista. "Siamo appassionati di storia dell’antica Roma, abbiamo letto libri e visto documentari sul tema, ma ora la nostra opinione sulla vostra civiltà è cambiata, purtroppo. Proviamo tristezza e rabbia".

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