video suggerito
video suggerito

La dottoressa che ha scattato la foto dell’infermiera stremata: “Un anno dopo è ancora attuale”

Francesca Mangiatordi, dottoressa in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Cremona, è l’autrice della foto diventata uno dei simboli dell’emergenza Covid in Italia: lo scatto che ritrae la sua amica, l’infermiera Elena Pagliarini, che si riposa stremata su una scrivania. “Si saltava da un paziente all’altro, da una barella all’altra, cercando di aiutare tutti – racconta a Fanpage.it -. Elena ha chiesto 5 minuti di riposo, che forse sono stati 5 secondi, con tutti i presìdi sanitari ancora addosso”.
A cura di Francesco Loiacono
358 CONDIVISIONI
Elena Pagliarini (a sinistra) e la dottoressa Francesca Mangiatordi, autrice della foto diventata il simbolo dell'emergenza Covid
Elena Pagliarini (a sinistra) e la dottoressa Francesca Mangiatordi, autrice della foto diventata il simbolo dell'emergenza Covid

"Si saltava da un paziente all'altro, da una barella all'altra, cercando di aiutare tutti. Elena ha chiesto 5 minuti di riposo, che forse sono stati 5 secondi, con tutti i presìdi sanitari ancora addosso". È questa la storia dietro una delle tante foto simbolo dell'emergenza Covid in Italia: l'immagine di Elena Pagliarini, infermiera dell'ospedale di Cremona, che riposa stremata su una scrivania. A raccontarla a Fanpage.it è l'autrice di quello scatto, la dottoressa Francesca Mangiatordi, che lavora al pronto soccorso dell'ospedale di Cremona: "Era una foto personale, per farci ricordare quei momenti. Poi l'ho messa sul mio profilo ed è diventata la foto simbolo di quel periodo".

Un anno fa c'era chi indossava guanti da cucina e maschera da sub per evitare il contagio

La foto è stata scattata nella notte tra il 7 e l'8 marzo dello scorso anno: "Con quella foto è stato dato un messaggio: che tutti gli operatori sanitari sono stati coinvolti in questa grande emergenza, dal punto di vista professionale ed emotivo". Allora nell'ospedale di Cremona, come in altre strutture ospedaliere lombarde, la situazione era gravissima: "Tutto il corridoio era pieno di barelle, tutti Covid, con febbre", ricorda la dottoressa Mangiatordi. Non c'erano ancora i vaccini e scarseggiavano anche i dispositivi di protezione individuale: "Addirittura una signora aveva messo i guanti da cucina con la maschera da sub per evitare il contagio", racconta Mangiatordi.

A distanza di un anno quella foto non è passata

Adesso la situazione a Cremona è leggermente migliorata, anche se si è nel pieno della terza ondata, come sottolineato dalla dottoressa: "A distanza di un anno quella foto non è passata, nel senso che rimane una situazione sanitaria ancora allo stremo. Siamo ancora provati da un anno di pandemia". Sul suo rapporto personale con l'infermiera Pagliarini la dottoressa spiega: "Con Elena c'è un bellissimo rapporto di amicizia che c'era già prima e si è rafforzato. Siamo sulla stessa linea per quanto riguarda l'amore per il nostro lavoro, e questa cosa ci ha unito ulteriormente".

(Ha collaborato Simone Giancristofaro)

358 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views