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La donna rapinata nelll’androne di casa a Milano: “Sento ancora addosso le mani che mi stringono il collo”

“Di notte non riesco a dormire, sento ancora addosso quelle mani che mi stringono il collo”: a dirlo è Genevieve Garcet Maci, la donna di 70 anni rapinata nell’androne del suo condominio a Milano.
A cura di Ilaria Quattrone
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La rapina (frame di video da Facebook - Donatello Marinò)
La rapina (frame di video da Facebook – Donatello Marinò)

Nella giornata di oggi domenica 14 luglio una donna è stata rapinata mentre rientrava a casa in via Caracciolo, che si trova in zona Cenisio a Milano. Due uomini l'hanno aggredita nell'androne del condominio e ha provato a strangolarla per strapparle la catenina d'oro che aveva al collo. La vittima si chiama Genevieve Garcet Maci e ha settant'anni.

"Di notte non riesco a dormire, sento ancora addosso quelle mani che mi stringono il collo. Ho paura di uscire di casa, mi viene l’angoscia anche a stare sul pianerottolo, come se ci fosse qualcuno sempre dietro l’angolo pronto ad aggredirmi", ha raccontato in un'intervista al quotidiano Il Giorno.

La settantenne ha spiegato che la collana d'oro che le è stata portata via aveva un valore materiale e affettivo. Gliela aveva infatti regalato il marito Antonio Maci, scomparso, che era primo violino dell'orchestra sinfonica Rai: "Ci siamo innamorati in una pizzeria di via Moscova e il nostro amore è durato più di mezzo secolo".

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La donna è stata colpita da due uomini, più o meno sui venticinque anni: "Stavo rientrando da un pranzo fuori porta, un'amica mi aveva accompagnato con la macchina fin sotto casa. Prima di entrare ho preso il telefono e ho fatto finta di parlare con mio figlio, dando l'impressione che lui mi stesse guardando dalla finestra".

Maci sperava di allontanare così i due, ma purtroppo non è stato così: "Appena ho infilato la chiave e sono entrata, uno mi ha bloccato da dietro tappandomi la bocca con violenza e mi ha fatto sbilanciare all’indietro. Non mi potevo muovere. Mi hanno strappato collana e bracciali. Poi sono caduta a terra sbattendo la testa".

Il suo cagnolino è scappato e ha iniziato ad abbaiare fortissimo dando così l'allarme: "Un abitante ha chiamato il 112 e poi ha citofonato a mio figlio, che era in casa ed è corso in strada. Quindi sono arrivati i carabinieri e poi anche la polizia. Ho presentato denuncia al commissariato Centro. Adesso il mio desiderio è che i rapinatori vengano individuati e arrestati: devono pagare per quello che mi hanno fatto".

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