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La donna precipitata dal balcone aveva chiamato il 118 due volte prima di cadere: cosa emerge dall’audio

La donna di 33 anni caduta dal quarto piano di un palazzo di Rozzano (Milano) aveva chiamato ben due volte il 118 prima di cadere. Il compagno ammette che quella sera hanno auto un litigio.
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(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Continuano le indagini per capire come abbia fatto una donna di 33 anni, nella notte fra domenica 11 e lunedì 12 agosto, a precipitare dal quarto piano del palazzo in cui abita, a Rozzano, in provincia di Milano. Secondo il compagno si è trattato di un incidente, in quanto la trentatreenne, che è ancora ricoverata in ospedale in prognosi riservata, si sarebbe sporta per sistemare il motore dell'aria condizionata. Ma questa versione non sembra convincere gli inquirenti che hanno deciso di fare ulteriori accertamenti e ora hanno scoperto che la ragazza aveva già chiamato per ben due volte il 118 circa venti minuti prima della telefonata fatta dal compagno per denunciare la caduta.

La donna caduta dal balcone a Rozzano aveva chiamato il 118

Soltanto ieri è stata ufficializzata l'apertura di un fascicolo di indagine, con l'ipotesi di tentato omicidio, per la caduta della donna, di origini peruviana,  avvenuta a Rozzano. Sin da subito gli investigatori hanno nutrito dubbi sulla causa accidentale dell'avvenimento. E, per poter interrogare amici e vicini di casa della coppia, ma soprattutto per poter verificare se tutte le escoriazioni presenti sul corpo della trentatrenne siano effettivamente compatibili con la caduta (e non il risultato di percosse), il sostituto procuratore Antonio Cristillo ha aperto un'inchiesta.

Dall'analisi degli smartphone dei due è emerso che la donna aveva chiamato il 118, ben due volte, circa 18 minuti prima che il compagno telefonasse al numero di emergenza per dire che la donna era precipitata dal balcone. Presumibilmente quindi le telefonate risalgono ancora prima della caduta. Dalle registrazioni non si sente nessuna richiesta di aiuto, sembrano quindi telefonate mute in cui si percepisce un vociare lontano e alcuni rumori di sottofondo.

Il compagno ammette un litigio con la donna

Il compagno della donna, un ventottenne di origini ecuadoriane, ha sempre raccontato che la donna sarebbe precipitata dal quarto piano perché si era sporta per sistemare il motore dell'aria condizionata. Poi, pur non cambiando versione dei fatti, ha aggiunto che quella sera avevano bevuto molto e hanno avuto un litigio. Secondo la sua narrazione, però, questo alterco non avrebbe avuto alcuna correlazione con la caduta, che sarebbe avvenuta mentre lui si trovava addirittura in un'altra stanza.

Quelle telefonate della donna al 118 potrebbero però smentire questo racconto: che bisogno aveva la trentatreenne di chiamare il 118 se tutto era tranquillo? È su questo che ora si stanno concentrando gli inquirenti.

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