La diga del Panperduto: capolavoro di architettura sull’acqua candidato a patrimonio Unesco
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Un capolavoro di architettura, ingegneria e una meraviglia paesaggistica circondata dall'acqua. La diga del Panperduto, a Somma Lombardo, in provincia di Varese, è candidata a essere inserita nella lista delle opere considerate patrimonio dell'umanità per l'Unesco per il suo valore paesaggistico, naturalistico e culturale.
Acqua, natura e architettura: la diga del Panperduto candidata a patrimonio Unesco
Riqualificata negli ultimi anni dal Consorzio Est Ticino Villoresi, la diga ha già ricevuto un riconoscimento entrando nel Patrimonio Mondiale delle Strutture di Irrigazione. Negli ultimi anni è diventata meta di un crescente turismo, ancor più accentuato negli ultimi mesi dall'incremento dell'interesse per la mete locali dovuto all'emergenza coronavirus che ha limitato gli spostamenti internazionali.
Inaugurata nel 1884, è un gioiello di idraulica
La diga del Panperduto è il terzo sbarramento artificiale sul Ticino a valle del lago Maggiore. Pur essendo a poca distanza dall'aeroporto di Malpensa, si trova nel centro di un'area naturale di grande valore e bellezza, il parco della Valle del Ticino. La diga dà origine a canali di irrigazione. Il più importante è il Villoresi, che attraversa da ovest a est la pianura padana, all'interno del ricchissimo sistema di opere idrauliche realizzate nei secoli attorno a Milano. La diga e le opere ad essa collegate vennero inaugurate nel 1884 dal progetto di Eugenio Villoresi. Rappresentano tutt'ora l'elemento cardine del sistema idraulico del Ticino orientale. Una rete di canali che porta acqua a 100mila ettari di terreno. Il bacino della diga è lungo 700 metri e ha una larghezza che varia dai 90 ai 50 metri.