La coppia che ha sotterrato in giardino 8 milioni di euro ha nascosto altri 1,5 milioni nel sottotetto
Dopo gli otto milioni sepolti nel giardino di casa, gli uomini della Guardia di Finanza che indagano sulla coppia di Gussago (Brescia) accusata di essere a capo di una maxi operazione di evasione fiscale (con oltre mezzo miliardo di fatture false emesse in pochi anni e 93 milioni di imposte non versate) hanno trovato altro denaro.
Stavolta si tratta di un milione e 600mila euro, nascosti dentro un sottotetto. Panetti di banconote da 20, 50 e 100 euro. Imballati dentro tante scatole di cartone.
Del resto, la coppia si era già mostrata disponibile a collaborare. "Faremo trovare altri soldi", avevano detto i due. Al momento si trovano in carcere.
Una maxi operazione di evasione fiscale
Ma da dove provengono tutti quei milioni? Giuliano Rossini, 46 anni, è il titolare di alcune aziende che operano nel mercato dei metalli ferrosi. Insieme alla moglie Silvia Fornari, 40 anni, sarebbe riuscito a ottenere quel denaro emettendo fatture false ed evadendo il fisco per 93 milioni di euro.
"Professionisti della frode", ha sentenziato infatti nella sua ordinanza il gip Matteo Grimaldi. E registi di una complessa organizzazione, quella che oggi ha portato in carcere 22 persone e indagato 77 soggetti tra imprenditori, faccendieri e prestanome.
Lo stile di vita sobrio della coppia
Fondi neri accumulati in anni con con società cartiere e triangolazioni estere: meccanismi, secondo l’accusa, gestiti direttamente da Gussago. E, per la precisione, da una sorta di ufficio casereccio impiantato nelle campagne della Franciacorta. Un cascinale come tanti, che non dà dell'occhio.
Anche all'esterno, nessun sospetto. La coppia conduceva infatti uno stile di vita sobrio: casa modesta, vestiti semplici, così come utilitarie in garage e spostamenti in bicicletta. Niente auto di lusso, alta moda, gioielli.
Un'esistenza tranquilla. Con quasi dieci milioni di euro in contanti accuratamente impacchettati e nascosti in casa.