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La fuga di Giacomo Bozzoli

Giacomo Bozzoli è in fuga da solo: la compagna e il figlio sono rientrati in Italia, erano a Marbella

La compagna di Giacomo Bozzoli, Antonella Colossi, e il suo figlio di 9 anni sono tornati in Italia con un treno dalla Spagna. L’imprenditore, condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, starebbe continuando la sua fuga da solo.
A cura di Enrico Spaccini
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Giacomo Bozzoli
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Sono rientrati in Italia in treno dalla Spagna la compagna di Giacomo Bozzoli e suo figlio. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, le strade dell'imprenditore bresciano condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario e di Antonella Colossi si sarebbero separate. Dopo aver trascorso con la famiglia dieci giorni, dal 20 al 30 giugno, in albergo nel sud della Spagna, Bozzoli starebbe continuando da solo la sua latitanza. Sarebbero stati i genitori di Colossi a chiamare i carabinieri intorno alle 14 di oggi, venerdì 5 luglio, avvisando che la donna e il bambino avevano fatto rientro in Italia dalla stazione di Chiari. Colossi, che non risulta al momento indagata, sarà interrogata dagli inquirenti nelle prossime ore.

La condanna all'ergastolo e la fuga

Mario Bozzoli
Mario Bozzoli

Giacomo Bozzoli è stato condannato in via definitiva all'ergastolo lo scorso lunedì 1 luglio. Il 40enne, secondo quanto ricostruito dalla Procura, nell'ottobre del 2015 aveva ucciso lo zio Mario e gettato il suo corpo in un forno della fonderia di famiglia a Marcheno (in provincia di Brescia).

Quando i carabinieri si sono presentati nella sua residenza a Soiano del Lago, Bozzoli, la sua compagna e il loro figlio non erano in casa. Da quel momento, si sono formulate diverse ipotesi sulla fuga che il 40enne avrebbe avuto modo di architettare in nove anni di processi trascorsi sempre a piede libero.

I documenti registrati in Spagna

Tra le varie piste, che portano quasi tutte all'estero, la più concreta pare essere la fuga in Spagna. In un albergo nel sud del Paese, a Marbella, risulterebbero registrati i documenti di Bozzoli e della compagna Colossi tra il 20 e il 30 giugno. Questo vorrebbe dire che alla guida della Maserati Levante intestata al 40enne e inquadrata dalle telecamere di Desenzano lo scorso 23 giugno c'era qualcun altro. L'1 luglio, inoltre, in un altro albergo della stessa località è risultato registrato solo il passaporto di lei.

Intanto, nella tarda mattinata del 5 luglio, si è appreso che Colossi e il figlio della coppia siano saliti su un treno nella penisola iberica diretto proprio in Italia. I due sono arrivati poco prima delle 14 alla stazione di Chiari e hanno fatto rientro a casa. Dopo meno di cinque giorni, quindi, Bozzoli si ritroverebbe da solo a proseguire una latitanza mentre su di lui pende un mandato di arresto internazionale.

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