La cognata di Angelo Belotti, morto in un incidente stradale: “Donati gli organi, come ultimo gesto d’amore”
Angelo Belotti è morto in un incidente stradale nella giornata di lunedì 23 ottobre: l'uomo si trovava in sella alla sua motocicletta quando, davanti alla scuola elementare di Brembo di Dalmine, si è scontrato con un'automobile alla cui guida c'era una donna di 39 anni. Il 59enne non è riuscito a evitare lo scontro: è morto poco dopo. Sulla base di quanto raccontato dal giornale locale BergamoNews, Belotti ha donato gli organi: l'uomo, infatti, era un donatore Aido.
Angelo Belotti lascia due figli
Belotti, che era in pensione dopo aver lavorato come responsabile in un'azienda di legatoria, lascia due figli Mattia, 27 anni, e Rebecca, 6 anni. La cognata Fabrizia ha raccontato: "Ancora non riusciamo a credere a quanto è accaduto. Solo qualche giorno prima lo avevamo sentito, io e mio marito, per fargli gli auguri di buon compleanno. E poi, lunedì, come un fulmine a ciel sereno, ci è arrivata questa notizia". La donna ha spiegato che fino all'ultimo hanno sperato che il loro caro si potesse riprendere nonostante avesse riportato ferite gravissime. Purtroppo però non è stato così.
"Continuo a ripetermi che non è vero, che non è possibile che Angelo non sia più qui con noi. Siamo disperati. E il dolore aumenta anche per il fatto che noi, io e mio marito, viviamo in Puglia e non riusciamo nemmeno a portare il nostro conforto e il nostro abbraccio fisico a Cristina, mia sorella, e alla piccola che è sotto shock per quanto accaduto". I familiari, infatti, hanno preferito raccontare tutto alla piccola. "Noi ci siamo, con tutto il nostro cuore, anche se non siamo lì fisicamente".
Era un donatore di organi
La cognata ha voluto ricordare poi il fatto che fosse donatore Aido: "E aveva deciso di aderire all’associazione perché era convinto che quel gesto d’amore potesse davvero essere un atto di estrema generosità verso il prossimo. Per questa ragione ha donato gli organi, per poter regalare una vita migliore al prossimo, sacrificando la sua”.