“La casa in cui abitavo un anno fa ora costa mille euro in più al mese”: la denuncia di Stella Pulpo
Sono tante le voci che si levano per denunciare la corsa dei prezzi delle case che, negli ultimi tempi, stritola studenti e lavoratori milanesi. A queste, adesso, si aggiunge anche quella di Stella Pulpo, blogger e scrittrice nata a Taranto ma residente a Milano dal 2009. "Ho trovato online l'annuncio della mia vecchia casa, e sono rimasta allibita dal canone mensile richiesto: in un anno è aumentato di mille euro in più al mese".
L'annuncio online della vecchia casa
"Ieri sera abbiamo beccato online l'annuncio della nostra ex-casa (un piccolo trilocale, al terzo piano, senza ascensore, in un palazzo d'epoca a cui non è stata rifatta la facciata, ma in ottimo stato interno), quella in cui ci siamo conosciuti, innamorati, odiati, stretti, insultati, accolti, respinti, abbracciati", racconta la scrittrice, classe 1985, in un lungo post su Facebook.
"La casa in cui sono rimasta incinta, e quella in cui siamo diventati tre. La casa in cui ci siamo arrangiati, mentre ne cercavamo un’altra più grande, perché io ingombro, necessito di spazio (e di ascensore, e di zanzariere, e di doppio servizio, e di una camera per la bambina)".
Uno spazio che è un pezzo di cuore, un pezzo di vita da lasciare andare per proseguire in avanti. "Ci è venuto il magone a rivederla così, vuota, pronta ad accogliere nuove storie, nuove vite in divenire".
Mille euro di affitto in più al mese
Ma c'è qualcosa che non va. E che riporta bruscamente i pensieri alla realtà. "Siamo rimasti allibiti dal canone mensile richiesto (oltre che dai metri quadri dichiarati, 20 in più della realtà)".
"Per vivere in quella casa, fino a febbraio 2021, il canone è stato di 1.100 euro circa. Da marzo 2021, con il rinnovo del contratto, il canone è aumentato a 1.400 (dopo un'estenuante trattativa al ribasso che ho condotto con la panza gravida e minacciando di occupare casa). Oggi, la stessa identica abitazione, è fuori a 2.400. Mille euro in più al mese. Così. Secche secche. Per affittarla, bisogna lasciare in deposito 6 mensilità (parliamo di 13.500 euro)".
La decisione di aumentare il canone d'affitto di ben mille euro al mese? "A orchestrare questa portentosa speculazione non c'è il singolo proprietario, bensì una società di gestione che è riuscita a indurre al trasferimento la maggior parte degli inquilini. Tutte le famiglie, per cominciare".
E proprio sulla questione famiglie si conclude il post. Con un richiamo alla protesta delle tende, partita da un collettivo studentesco del Politecnico, che da settimane sta occupando il dibattito pubblico nazionale. "Quando si parla di caro affitti non si pensi solo agli studenti. Si pensi anche ai single, alle giovani coppie e, peggio mi sento, alle famiglie".