La cantante Greta Spreafico scomparsa da 10 mesi: c’è un primo indagato
Ci sarebbe un nome scritto sul registro degli indagati che potrebbe risolvere il mistero della scomparsa della cantante rock Greta Spreafico, la 53enne di Erba (Como) scomparsa da Porto Tolle (Rovigo) e di cui non si hanno più sue notizie dallo notte dello scorso 5 giugno. Si trovava in Veneto per vendere una casa di famiglia, ma all'appuntamento con il notaio fissato in tarda mattinata non si è mai presentata. Sarebbe salita a bordo della sua auto, una Kia Picanto, e sarebbe scomparsa.
Ora la Procura sta indagando una persona. Chi e con quale accusa non è ancora stato reso pubblico, ma a confermare che ci sarebbe un nome sul registro degli indagati è stata la trasmissione Iceberg di Telelombardia, condotta da Marco Oliva. La procura di Rovigo aveva indagato fino ad ora sul reato di sequestro di persona a carico di ignoti. Adesso potrebbe aprirsi al pista dell'omicidio.
Le ultime ore prima della scomparsa
L'ultimo a vederla è stato Andrea Tosi, un giardiniere originario di Adria. I due si erano conosciuti su Facebook, avvicinati dalla stessa passione per il rock. Ma dopo una sera trascorsi insieme in qualche locale le loro strade si erano divise. Greta invia per l'ultima volta alle 3 di notte un messaggio al fidanzato Gabriele Lietti: "Ti amo e ti voglio un mondo di bene. Buonanotte". Greta aveva iniziato la storia d'amore con il suo compagno Gabriele grazie alla passione che hanno entrambi per la musica. Si conoscevano già da trent'anni ma la loro relazione era iniziata solo da poco.
La donna temeva per la sua incolumità
Certo è che Greta stava passando un brutto periodo. Qualcosa la preoccupata tanto che pochi mesi prima di scomparire aveva contattato l'investigatore privato Enzo Denti che a Fanpage.it aveva raccontato così le sue chiamate con la donna: "Due mesi prima che sparisse si era presentata per chiedermi degli accertamenti: temeva per la sua incolumità. Siccome però le indagini non portavano a nulla, ho consigliato alla donna di fare un'indagine più verso l'azienda per la quale lei lavorava dal momento che il suo impiego era probabilmente la causa della sua malattia. Poi la donna è sparita in circostanze ancora sconosciute". Per poi ribadire ancora: "Cosa le è accaduto? Bisogna capire se il timore della donna era reale oppure frutto della sua immaginazione. Io non ho trovato nulla che potesse confermare la sua ipotesi".