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La camera ardente di Carla Fracci nel foyer della Scala, il suo teatro

Da domani mattina sarà possibile dare l’ultimo saluto alla grande ballerina Carla Fracci, scomparsa oggi all’età di 84 anni, nella camera ardente allestita nel foyer del Teatro alla Scala. Un posto che per molti anni è stato casa sua: “Ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità”, scrivono dal Teatro.
A cura di Giorgia Venturini
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La camera ardente di Carla Fracci è stata allestita nel foyer del Teatro alla Scala. L'ultimo saluto alla ballerina più famosa d'Italia, scomparsa oggi all'età di 84 anni a seguito di una grave malattia, sarà in quella che per molti anni è stata casa sua. Già da domani mattina saranno aperte le porte del Teatro permettendo così ai tanti milanesi di portare un loro ultimo saluto: tra questi ci sarà anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala che andrà in visita alla camera ardente domani 28 maggio verso le 11.30. Lo stesso primo cittadino pochi minuti dopo la notizia della scomparsa della ballerina l'ha ricordata così tramite un post sui canali social: "Carla Fracci è stata una delle più grandi ballerine del mondo, senza mai dimenticare le sue origini, innovando e innovandosi, commentando la nostra società e i suoi limiti. Grazie, Carla, non dimenticheremo mai i voli della tua danza e la tua fedeltà alle tue radici".

Il Teatro alla Scala: Ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità

Tra i primi oggi a ricordare la grande ballerina sono stati chi l'ha conosciuta meglio: il Teatro alla Scala, a nome di tutti, ha diramato un comunicato in cui commemora l'étoile. La Fracci aveva esordito sul palco del teatro d'opera tra i più importanti del mondo nel 1955. "Il Teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo", si legge nel messaggio in ricordo della ballerina. A ricordare personalmente la Fracci è anche il Sovrintendente Meyer, che la ricorda come "la personalità più importante della storia della danza alla Scala. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa".

L'ultima volta che Carla Fracci era salita sul palcoscenico della Scala nelle vesti di ballerina era stata nel 2000, interpretando la parte della Luce in Excelsior. Una delle ultime onorificenze ricevute era arrivata invece nel 2020: la Rosa Camuna, assegnatole dalla Regione Lombardia. A gennaio una delle sue ultime apparizioni: nella Sala Cecchetti del Teatro alla Scala era stata la protagonista di una masterclass con gli interpreti di "Giselle", Martina Arduino, Claudio Coviello e il Corpo di Ballo. "La danzatrice stanca", come la poesia che Eugenio Montale le aveva dedicato nel 1973, si è spenta nei giorni in cui, su Rai Play, va in onda la prima docuserie che racconta il dietro le quinte del Corpo di ballo del Teatro alla Scala, "Corpo di ballo", che ha visto la partecipazione straordinaria dell'étoile.

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