La bimba ustionata con il deodorante spray dalla madre: via libera all’adozione della piccola

Il Tribunale ha avviato le procedure di adozione per la bimba di 17 mesi ustionata dalla madre con il deodorante spray. Subito dopo l'accaduto si era proceduto a sospendere la podestà genitoriale al padre a alla madre: la donna ora si trova in carcere con l'accusa di maltrattamenti aggravati. La donna, 28 anni, con gli inquirenti si è sempre difesa dicendo che volava solo igienizzare la piccola e non pensava di farle del male.
L'arresto è scattato perché la 28enne aveva procurato alla figlia "in modo reiterato lesioni personali, in un contesto di vita persecutorio e umiliante, costringendola a vivere in penose condizioni e in permanente stato di ricovero, impedendole di poter crescere in un ambiente familiare idoneo a preservarne la crescita e lo sviluppo". L'alternativa all'adozione sarebbe di affidare la piccola alla comunità, mentre l'avvocato Vincenzo Sparaco che difende la donna ha chiesto che siano alcuni parenti a occuparsi della piccola.
Il movente delle lesioni gravi
Intanto proseguono le indagini: si cerca di capire il movente del gesto. Oltre alle dichiarazioni lasciate dalla madre, il sospetto degli investigatori è che la donna abbia agito in quel modo per cause legate al disagio post parto. Non sarebbe stata la prima volta che la piccola però era ricoverata in ospedale: la madre nei mesi precedenti la porta al pronto soccorso piena di abrasioni. Nessun medico però ne riusciva a capire il motivo. Al termine delle visite infatti non c'era nessuna diagnosi clinica.
Dopo le ustioni causate dal deodorante spray, le indagini – condotte dalla Squadra Mobile di Milano e dal pubblico ministero Pasquale Addesso – hanno scoperto i precedenti avvenuti con la stessa modalità: tutto poi è finito quando i medici di un ospedale milanese si sono accorti di quanto stava accadendo. I sospetti sono stati poi confermati anche dalla indagini.